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La rabbia non serve onorevole sindaco Branda

Ho letto con molta attenzione l’articolo apparso sulla Regione del 14 ottobre 2023, nel quale si parla dell’aggressione verso una funzionaria da parte di un padre e un figlio.

Subito mi sono ricordato della posta intercorsa tra me e il sindaco Branda, in data 4 marzo 2021, in cui gli indicavo la mancanza di professionalità, gli abusi di potere, le decisioni contro ogni logica, le discriminazioni per il fatto di essere solo il padre, da parte dell’Arp 15 di Giubiasco, qualità che ho potuto constatare in prima persona. Al sindaco voglio fare notare che io mi sono limitato a scrivere ma non mi stupisco se qualcuno non si ferma alla semplice scrittura, anzi non era difficile da prevedere!

Io combatto qualsiasi forma di violenza, sia chiaro, ma mi sento di dire al sindaco che se un cittadino reagisce contro un funzionario Arp in questo modo, un motivo ci sarà, oppure anche lui, come molti altri, banalizza il tutto e cerca di far passare il messaggio che l’autore di questo gesto sia un folle. In questo caso, siccome la storia si ripete, mi sento di dirle che allora di folli ce ne sono tanti, troppi!

Queste situazioni richiedono un’analisi seria a mente fredda, senza rabbia, un’analisi anche del quadro giuridico molto lacunoso e parziale.

Io rinnovo l’invito al sindaco Branda, come feci nel 2021, a fare qualcosa, affinché i funzionari della sua Arp e tutti gli addetti ai lavori siano meglio formati, affinché capiscano l’importanza della posta in palio e la delicatezza di quanto vanno a toccare: si parla di affetti primari e molti soldi e in un periodo storico in cui tutti facciamo fatica, può essere ancora più delicato. Al signor Branda, da buon socialista, chiedo di adoperarsi affinché spariscano le discriminazioni verso i padri e per giungere a questo obiettivo gli consiglio di sostenere e appoggiare la mozione nella stesura della quale ho partecipato, che ha superato l’ostacolo del Consiglio nazionale a Berna, qualche giorno fa, in merito alla custodia alternata, senza dubbio un primo passo nella giusta direzione!

Da lui mi aspetto che possa dare il suo contributo positivo per un modo migliore nell’affrontare queste tematiche tanto importanti e non limitarsi alla difesa politically correct ad oltranza dei membri dell’Autorità regionale di protezione di Bellinzona che di autorevole oramai è rimasto ben poco a parte il nome!

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