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Due pesi… due misure?

Chi vive nelle nostre regioni avrà notato una ricorrenza di episodi di interferenze tra il mondo animale e quello dell’uomo.
A Bellinzona si combatte da anni l’invasione dei topi, che infestano varie zone creando disagi. Sono state piazzate trappole mortali e si è resa attenta la popolazione.
Il topo, un animale carino nei libri, quando invade i nostri spazi diventa fastidioso e disgustoso. I gatti non bastano più per catturarli (magari così viziati che non sanno più fare il loro lavoro?) e deve quindi intervenire l’uomo.
Ho seguito la questione tramite la stampa ed ho notato che sono state chiamate ditte specializzate nella derattizzazione e nessuno si è alzato a difesa dei topi, malgrado essi non avessero realmente interferito nell’attività umana, se non nel mangiarne i rifiuti.
I cinghiali come gli altri ungulati si possono cacciare, i topi si possono combattere e avvelenare, mentre il lupo no. Un lupo può depredare un gregge, creando non pochi danni all’allevatore (affettivi e finanziari), però risulta intoccabile, perché ha il diritto di vivere in libertà e secondo la sua natura, quindi dev’essere tollerato e protetto.
E i topi? Possono essere uccisi, come mai? Perché a differenza dei lupi e dei cinghiali non colpiscono solo alcuni allevatori o agricoltori, ma entrano nelle case private, nei palazzi e scorrazzano nelle strade e lì non vanno bene, perché distruggono e sporcano le nostre abitazioni e il nostro cibo.
Due pesi… due misure?
Se a noi agricoltori/allevatori viene imposto il lupo, allora voi tenetevi i topi e quando capirete che è molto difficile condividere lo spazio vitale con gli animali selvatici, allora magari parleremo la stessa lingua.

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