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Attiviamoci per i nostri adolescenti

Vorrei porre l’accento su un tema molto delicato, quello dei nostri giovani, i ragazzi che hanno subito e continuano a subire forme di pressione non certo benefiche. Non ho la soluzione in tasca, però vorrei provare a considerare degli aspetti proficui, nell’interesse delle nuove generazioni. Vorrei che ci si adoperasse tutti insieme a costruire qualcosa di bello, creativo e sicuro per loro. Particolarmente a Chiasso l’offerta loro dedicata scarseggia, mancano attività ed eventi che li tengano lontani da dipendenze e violenza. Mancano proposte per impegnarli veramente in qualcosa di buono e di bello, in maniera tale che le famiglie possano sentirsi più tranquille e serene, vedendo come il tempo libero dei loro figli venga ben speso. Come Comune, Chiasso deve impegnarsi a trovare uno spazio culturale e aggregativo come quello della Filanda a Mendrisio, dove poter proporre stimoli positivi che possano interessare i nostri giovani e dove le persone più mature e avanti con l’età possano impartire delle lezioni e svolgere dei seminari anche di tipo pratico, per imparare un certo saper fare e affinare quella manualità, che è da sempre un ottimo antidoto alla depressione e all’apatia. Creare con le proprie mani è importantissimo, ci permette di sviluppare delle competenze artigianali che ci liberano dal soccombere alle tecnologie a volte perverse. Imparare ad ascoltare della buona musica, a suonare uno strumento, a prevenire le malattie mangiando del cibo sano, muovendo il corpo senza stressarlo bensì con gratitudine e armonia.
Avere un luogo dove poter conoscere le diverse discipline che aiutano a scoprire sé stessi, per poi riuscire a diventare uomini e donne consapevoli di chi si è e di dove si sta andando. Un luogo dove capire l’importanza di attivarsi tutti e insieme, sin dalla giovane età, nella gestione collettiva del bene comune, per avviare quel processo di “cittadinanza attiva” che sorge dal senso di responsabilità individuale verso la collettività di cui facciamo parte. Un luogo dove poter impartire insegnamenti basati sulla consapevolezza e la tolleranza e, perché no, sull’amore e il rispetto dell’altro. Insomma, a Chiasso serve un luogo dove creare le basi per una Umanità migliore di quella attuale, capace di guidare la società fuori dal caos in cui si trova. È forse una utopia? Può darsi, ma almeno proviamoci. Le nostre coscienze saranno più leggere, quanto meno per il semplice fatto di provarci, di fare il possibile per il cambiamento tanto auspicato quanto necessario.

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