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Mobilità, socialità e aggregazione!

Quattro anni fa mi sono trasferito a Bellinzona dal Gambarogno, portando con me una certa attenzione per le questioni dei trasporti, della capillarità e della prossimità dei servizi alla popolazione. Il rischio per un comune territorialmente esteso è infatti quello di allontanare gli sportelli dalla cittadinanza, dinamica scoraggiata nella grande Bellinzona attraverso sportelli multifunzionali di quartiere e da una buona rete di trasporti pubblici.
Dico buona, perché rispetto alla situazione a cui mi trovavo confrontato come liceale, diversi anni fa, oggi quando si deve attraversare la città non ci si ritrova più a optare per il “vado a piedi che ci metto meno”, ma ci si può spostare su vari tracciati di bus e autopostali in maniera tutto sommato efficiente. La situazione dei trasporti in città è però ancora perfettibile: importante, ad esempio, la richiesta della cittadinanza di una maggiore frequenza ed estensione dei collegamenti tra Carasso e Moleno (tratta della linea 222), espressa con una petizione che è stata integrata nel piano di sviluppo regionale, ma necessita ora di una spinta realizzativa per non escludere i quartieri interessati. Altra problematica legata alla mobilità è quella dei nuovi semafori, penso soprattutto a Via San Gottardo, dove l’impressione è che il nuovo sistema di segnalazione abbia rallentato la circolazione invece di renderla più fluida, situazione non incoraggiante se pensiamo che a breve dei nuovi generatori di traffico – un grande magazzino e un fast food – si installeranno su quella strada.
Ho la fortuna di non muovermi però in solitaria. Come candidato dell’Unità di Sinistra posso contare su un gruppo già profilato per quanto riguarda ambiti importanti come l’ecologia e soprattutto la socialità: si pensi ad esempio alle iniziative per l’estensione del congedo paternità per i dipendenti comunali e per l’adozione di un Regolamento Sociale comunale, quest’ultima attualmente in fase di elaborazione, promosse da Alessandro Lucchini e sottoscritte dalle compagne e dai compagni del PC e del PS.
Vi sono poi altri assi di lavoro su cui sarà importante chinarsi durante la prossima legislatura: anni fa venne malauguratamente scartata l’ipotesi di installare in pianta stabile un centro giovanile sul sedime della Casetta ex Zoni, non va ora perso il treno lasciandosi scappare le occasioni di dialogo con quelle realtà che operano sul territorio nell’ambito culturale, ricreativo e musicale. I progetti che nascono dall’iniziativa dei cittadini sono realtà con cui la politica deve entrare in dialogo per rispondere alle necessità effettive della popolazione. In una realtà territorialmente estesa come quella di Bellinzona, è fondamentale che le istituzioni restino all’ascolto della popolazione: sarà importante mantenere e sviluppare le piattaforme di consultazione e di partecipazione alle scelte del futuro per chi vive la città e i suoi quartieri.

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