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Per una Bellinzona più sociale e più verde

Bellinzona sta affrontando delle sfide epocali. I numerosi progetti strategici di sviluppo (riqualifica del comparto delle ex Officine FFS, nuove Officine FFS a Castione, riqualifica del comparto delle ex Ferriere Cattaneo, nuovo ospedale cantonale alla Saleggina, riqualifica e posizionamento della Fortezza nel mercato turistico internazionale ecc.) offrono molte opportunità.
Porteranno posti di lavori qualificati, residenti giovani in età lavorativa e molti più turisti di adesso. Permetteranno a molti giovani ticinesi che hanno studiato e fatto carriera fuori cantone di tornare, ma anche a molte nuove famiglie con bambini di insediarsi nel comune. Sono tutti fattori apprezzabili che fungeranno anche da contrappeso al considerevole sbilanciamento demografico della popolazione dovuto al suo invecchiamento (tra pochissimi anni un residente di Bellinzona su tre avrà più di 65 anni).
I cambiamenti in corso dovrebbero portare nuova linfa all’economia e al commercio locale e regionale, nonché vita sociale e culturale nella città e nei quartieri. Sarà però di vitale importanza monitorare il mercato immobiliare perché ci siano alloggi decorosi e accessibili a tutti, garantire tutte le misure necessarie per la conciliazione tra vita lavorativa e vita privata (è pendente una nostra mozione per la creazione di asili-nido comunali), mettere in atto prima possibile un concetto urbanistico del comune che accompagni la densificazione dell’abitato (pensata per salvare la natura fuori dai centri abitati) con una intensificazione decisa e reticolare del verde e del blu urbano, come pure della biodiversità. Il traffico veicolare privato va ridotto e rallentato, e portato fuori dall’abitato. Le zone d’incontro vanno estese in tutti i quartieri. Le piste ciclabili e i percorsi pedonali urbani senza ostacoli, freschi, ombreggiati, con panchine ravvicinate per chi è più fragile vanno sviluppati molto di più ovunque.
Nella Bellinzona di domani si dovrà poter vivere bene, con una qualità di vita invidiabile. Non dobbiamo lasciare indietro nessuno e dobbiamo avere riguardo per le generazioni che verranno. Le opportunità dei progetti strategici di sviluppo vanno colte al meglio avendo però grande attenzione per quelle dimensioni sociali e ambientali che ne determineranno il reale e definitivo successo.
Detto ciò, attualmente a Bellinzona chi ha a cuore i temi sociali e ambientali è decisamente sottorappresentato nelle istituzioni, con soli due municipali su sette e soli due delegati su nove nelle commissioni del Consiglio comunale che contano. Se vogliamo migliorare concretamente questa situazione, se vogliamo una politica comunale più sociale e più verde dobbiamo votare massicciamente la lista 9 dell’Unità di Sinistra. Io ci sono. Sono pronto e desidero caldamente essere della partita.

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