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Brissago: valorizzare i beni comuni

Le prossime elezioni comunali offrono una prospettiva interessante per promuovere le realtà locali, che potrebbe dare esempi di come affrontare le crisi che ci preoccupano.
In qualità di candidato, ma prima di tutto come cittadino, sono profondamente colpito dalle energie che si stanno manifestando per dare nuova vita a Brissago, favorendo non solo uno sviluppo turistico sostenibile, ma anche il benessere dei residenti: senza progetti faraonici, ma valorizzando le attività locali (negozi, alberghi e imprese di qualità) e i beni naturali e culturali dei quali la regione è ricca: i boschi, i sentieri, il lago e le montagne, e una storia interessante.
Penso ai percorsi escursionistici che ci legano al passato, particolarmente marcante durante il periodo ’43-45 – come ricordato nel recente convegno per la Giornata della Memoria –, quando Brissago si distinse per aver dato accoglienza a ebrei e a partigiani, ma anche semplicemente ai vicini di Cannobio minacciati dalle rappresaglie naziste.
Penso al rinnovo del palazzo Branca-Baccalà che potrà presto dare spazio ad attività culturali, e che vorrei ospitasse la seconda biblioteca aperta la domenica in Ticino (sull’esempio della Filanda di Mendrisio), con uno sguardo volto a tutte le età, e non solo ai più giovani, grazie alle energie dei volontari.
Penso al rallentamento del traffico che attraversa il paese, e alla creazione di un percorso ciclabile che, passando dalla strada alta, eviti il traffico della Cantonale 13.
Penso a una sala dove proiettare dei film, e se non sarà via il recupero del vecchio cinema Arlecchino (ma forse anche…), allora in qualche altro posto che vada bene per tutti.
Penso a un’associazione/scuola di orticoltura che benefici dalle persone che hanno esperienza in paese, che può essere campo di apprendimento per i giovani legandoli al territorio, e che può attirare un turismo attento e responsabile.
Il mio lavoro di medico mi ha reso consapevole dell’importanza di mantenere e sviluppare il nostro capitale culturale e pratico, fondamentale in una società che auspico più sobria e basata sull’essere piuttosto che sull’avere.
Quanto sopra, e altro ancora, potrà essere raggiunto se si sostengono i valori comuni del vivere assieme e dell’importanza dei servizi pubblici, in una realtà dove sia possibile collaborare al di là degli schieramenti politici, pur nell’espressione e nel rispetto dei valori di ciascuno. Il molto di buono che è stato fatto gli scorsi anni a Brissago (e penso in particolare al lavoro della Commissione cultura e turismo), lo è stato seguendo questo principio, che la mia candidatura per l’area rosso-verde vuole promuovere.

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