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Tecno-polo Ticino base della nuova economia

Il futuro tecno-polo di Bellinzona in zona ex officine, e in parte a Lugano con il Live Style Tech, sarà l'occasione per rilanciare una nuova economia cantonale che comprenderà anche future professioni che potranno ampliare le possibilità di impiego delle nostre e dei nostri cittadini.

Specializzazioni che, in parte, oggi non si conoscono ancor bene ma sicuramente di alto valore professionale ed è per questo che sin da subito l'economia, a braccetto con la formazione scolastica professionale e accademica, possano interfacciarsi e collaborare in modo attivo.

Non possiamo permetterci di perdere questo importantissimo treno che genererà non solo posti di lavoro ma anche indotto e consumo sul territorio. Non possiamo nemmeno continuare a richiedere manodopera dall'estero perché impossibilitati a formare e riformare adulti e giovani per mancanza di conoscenze scolastiche.

È ora che il Decs e non solo, si adeguino concretamente al nuovo mondo che in parte è già arrivato e che ben presto arriverà.

Di certo questo tecno-polo bellinzonese e ancora in parte luganese, andrebbe poi ampliato geograficamente sul resto del Cantone. Non possiamo nemmeno permetterci che poche regioni si sviluppino e altre rimangano al palo.

Anche a Lugano dovremo sforzarci di ampliare questo "nuovo mondo" in modo eterogeneo e cosi immagino anche una diversificazione di ricerca, sviluppo e imprenditoriale anche nel Mendrisiotto e nel Locarnese. Più ampia sarà la possibilità di sviluppo territoriale, più amplia sarà la possibilità di crescere e competere con tecno-poli che sono già presenti in Svizzera (Zurigo, Vallese e altri cantoni).

Questo non vuol dire divenire i primi della classe ma significa sana competizione per emergere e sopravvivere alla sempre più agguerrita concorrenza interna e dall'estero.

Molti sono gli ingredienti che avremo bisogno. Partendo dalla formazione mirata alla richiesta economica-imprenditoriale, ci vorranno volontà, immaginazione, fiducia, risorse umane e ovviamente investimenti e capitale.

Sappiamo tutti che non si può cambiare il modo di pensare, agire e reagire, in poco tempo, ma sappiamo per dati alla mano, che l'attuale nostra economia cantonale arranca ed è in mancanza di ossigeno. Non solo i dati del Pil in flessione, ma anche la realtà sul terreno. Disoccupazione Ilo ca. al 6,5%, numero in crescita di persone in assistenza, aumento di cittadini che optano per un secondo lavoro in quanto solo con uno, entrerebbero in zona rossa del minimo vitale. Non parliamo poi del dumping salariale o ancora delle differenze salariali a pari meriti, studi e competenze tra uomo e donna.

Stim non è nulla di sconosciuto (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) sono in parte le basi di questo nuovo sviluppo economico, imprenditoriale e lavorativo nel futuro nel nostro Cantone e tutte e tutti noi saremo chiamati a sostenerlo per non affondare nella desertificazione e nella povertà peggiore di quanto già oggi vediamo tra noi.

Popolazione, politica, economia, educazione-formazione, imprenditoria tutti attori in prima linea per dare una svolta al Cantone Ticino.

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