Spari in due aeroporti: tre velivoli colpiti e voli annullati

La capitale di Haiti, Port au Prince, ha vissuto ieri, giovedì 29 febbraio, una giornata di gravi violenze per l'azione di bande criminali riunite in una nuova sigla creata da qualche mese, ‘Vivre Ensemble’, che ha sostituito la vecchia coalizione G9, e che ha attaccato due commissariati di polizia, ucciso quattro agenti, sparato in vari quartieri con un bilancio di almeno 15 feriti, e creato il panico negli aeroporti della capitale (Toussaint Louverture e Guy Malary), colpendo almeno tre aerei e provocando l'annullamento dei voli in partenza e in arrivo.

L'emergenza negli scali aerei, riferisce il quotidiano Le Nouvelliste, "è stata particolarmente grave nel Toussaint Louverture, causando l'annullamento di tutti i voli internazionali e di quelli nazionali della principale compagnia haitiana Sunrise, per la persistente azione di commando che hanno utilizzato armi automatiche contro le infrastrutture e i velivoli a terra".

Per precauzione, le operazioni di volo salvo casi di reale necessità resteranno sospese oggi e fino a nuovo avviso, in attesa che vi sia una conferma della fine delle aggressioni armate.

Tutto è cominciato ieri mattina, indica il giornale, quando "sono state segnalate sparatorie sporadiche sulle strade verso gli aeroporti". Nel momento più difficile degli attacchi, si dice infine, "dipendenti degli scali e viaggiatori hanno perfino dovuto sdraiarsi a terra per evitare i proiettili vaganti". Rivendicando tutta la responsabilità per l'accaduto, il boss Jimmy Chérisier, conosciuto col soprannome di Barbecue, ha confermato che tutte le bande haitiane si sono unite per porre fine definitivamente al governo del premier Ariel Henry che ha annunciato di voler abbandonare il potere solo nel 2026.