Italia

Blitz negli Uffizi: la Venere ‘vestita’ di immagini alluvionali

Incursione di due attivisti di Ultima Generazione a Firenze: nel loro mirino finisce la celebre opera di Botticelli

L’opera di Botticelli
(Keystone)
13 febbraio 2024
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La Nascita della Venere di Botticelli, capolavoro del Rinascimento esposto alla Galleria degli Uffizi (museo statale di Firenze, in Toscana) è stato ricoperto nel pomeriggio di oggi, martedì 13 febbraio, di immagini delle alluvioni di Campi Bisenzio (parte della città metropolitana di Firenze) dello scorso novembre, attaccate con scotch di carta alla teca che protegge il dipinto.

Hanno agito due militanti di Ultima Generazione (movimento di attivisti per la causa climatica), che ne dà notizia spiegando che il personale del museo ha fatto uscire i turisti, spento le luci e chiuso la sala. I carabinieri hanno raggiunto i due attivisti e li hanno fermati.

La Nascita della Venere di Botticelli è stata ricoperta "da immagini della realtà nella quale stiamo affondando, alluvioni e frane sempre più frequenti che creano danni alle case, scuole, ospedali e strade da un lato, siccità inimmaginabili dall'altro", spiega Ultima Generazione.

Il gesto odierno, ossia l'affissione delle immagini con dello scotch di carta, sarà definito un crimine - spiega Ultima Generazione - con la nuova legge Ecoproteste, sanzionato con un massimo di sei mesi di carcere.

Nessun danno alla Venere

Il blitz non ha arrecato alcun danno né alla Venere né al vetro della teca che protegge il capolavoro, ha appreso l'agenzia di stampa italiana Ansa dopo i primi controlli della Galleria degli Uffizi.

Secondo una ricostruzione, gli attivisti sono rimasti circa un quarto d'ora nella sala, poi si sono fatti accompagnare via dai carabinieri.

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