stati uniti

Hicks, prima donna a guidare (a tempo) il Pentagono

Il segretario alla Difesa Austin è in terapia intensiva per un cancro alla prostata, tocca alla sua vice esporsi in un momento delicato a livello globale

Kathleen Hicks
(Keystone)
12 febbraio 2024
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Nel momento più delicato per la guerra in Medio Oriente, con la tensione tra Israele e Stati Uniti che continua a salire, Lloyd Austin torna d'urgenza in ospedale. A poche settimane dall'intervento per un cancro alla prostata, il segretario alla Difesa americana è stato ricoverato in terapia intensiva all'ospedale militare Walter Reed di Washington e ha trasferito tutti i suoi poteri alla vice Kathleen Hicks che, almeno temporaneamente, è diventata la prima donna alla guida del Pentagono.

Le polemiche per il primo ricovero

A differenza del primo ricovero, quando Austin commise il grave errore di non informare Joe Biden né dell'operazione né della malattia, il Dipartimento della difesa ha annunciato la notizia in un comunicato poco dopo l'ammissione del segretario in ospedale domenica sera. "In seguito a una serie di test e valutazioni è stato ricoverato nell'unità di terapia intensiva per terapie di supporto e stretto monitoraggio", riferiva la nota del portavoce Pat Ryder nella quale si precisava che "i sintomi suggeriscono un problema alla vescica".

Più tardi il dottor John Maddox e il direttore del Center for Prostate Disease Research del Murtha Cancer Center, Gregory Chesnut, hanno dichiarato in un comunicato congiunto che non è chiaro quanto il segretario dovrà rimanere in ospedale ma "non si prevede che l'attuale problema alla vescica ostacoli il suo recupero. La prognosi sul cancro rimane eccellente". Il generale Ryder ha poi assicurato che "il capo di Stato maggiore congiunto, la Casa Bianca e il Congresso sono stati informati".


Keystone
Lloyd Austin

La mancanza di trasparenza sul primo ricovero aveva suscitato l'irritazione e l'imbarazzo della Casa Bianca, nonché l'ira di alcuni parlamentari che avevano attaccato il 70enne Austin per aver nascosto la diagnosi, qualcuno chiedendogli persino le dimissioni. Il primo febbraio in una conferenza stampa il capo del Pentagono si è assunto la piena responsabilità del grave intoppo ammettendo di "non aver gestito la cosa nel modo giusto". Un incomprensibile blackout nelle comunicazioni che ha coinvolto anche il suo staff e la sua vice, subentrata al capo del Pentagono senza conoscere le vere ragioni tanto che era rimasta a gestire la Difesa americana da Puerto Rico, dove si trovava in vacanza.

Il debutto

Hicks questa volta debutterà con la riunione del gruppo di contatto sull'Ucraina e la ministeriale Nato a Bruxelles, proprio mentre infuria la polemica sulle frasi shock pronunciate da Donald Trump contro l'Alleanza. Prima donna a diventare numero due del Pentagono, grande esperienza alle spalle, la 53enne è anche considerata una delle possibili scelte di Biden per guidare la Difesa in un eventuale secondo mandato alla Casa Bianca. Se così fosse, sarebbe un'altra prima volta per gli Stati Uniti – dopo il primo segretario afroamericano – anche se in Europa, dall'Italia alla Spagna alla Germania, una donna ministra della Difesa ormai non è una novità.

Unico neo sul curriculum di Hicks è stato il lancio della Replicator Initiative, un ambizioso piano biennale per sviluppare migliaia di droni a basso costo che tuttavia ha attirato le critiche dell'industria del settore che lamentava la mancanza di dettagli. Un secondo potenziale ostacolo sulla strada verso il dipartimento potrebbe essere un'intervista dello scorso aprile con il comico Jon Stewart che la mise in crisi sulle "spese pazze" del Pentagono.

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