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‘L’aborto non è un diritto’, bufera sul convegno alla Camera

Ira delle opposizioni contro organizzatori e relatori, che parlano di aborto ‘mai giusto’: ‘Così si torna al Medioevo’. La Lega si smarca

Manifestazione contro l’aborto in piazza a Roma
(Keystone)
24 gennaio 2024
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È bufera sulla conferenza ospitata nella Sala stampa della Camera in cui i relatori hanno negato il diritto all'aborto. Evento organizzato dal Centro studi Machiavelli, think thank del pensiero conservatore italiano, e "ospitato" dal deputato della Lega Simone Billi.

Alle opposizioni non sono sfuggite le posizioni espresse nel saggio presentato dal Centro a Montecitorio, dove si legge che "l'aborto non è mai giusto e non è un diritto". "Anche nei casi più tragici, nei dilemmi morali più strazianti, come quelli di stupro, non è mai giusto", aggiungono gli studiosi e relatori Marco Malaguti e Maria Alessandra Varone.

La protesta

Dichiarazioni contro cui hanno alzato le barricate sia il Partito Democratico che il Movimento 5 Stelle, ma anche Italia Viva, +Europa e Alleanza Verdi e Sinistra. E che hanno costretto la stessa Lega a prendere le distanze.

La tormenta si scatena quando iniziano a circolare gli stralci del nuovo report "Biopoetica", diffuso alla Camera dal presidente e dai collaboratori del Centro Machiavelli. Stralci che rimandano al nocciolo della pubblicazione: "confutare l'idea che l'aborto e l'eutanasia siano diritti legalmente accettabili o moralmente giustificabili". L'aborto, dunque, come "una soluzione pratica che vuole essere sublimata a diritto inalienabile".

Retromarcia tardiva

A chiamare in causa la Lega comincia il Pd, che con la senatrice Malpezzi sottolinea una "tesi inaccettabile e gravissima diffusa e propagandata in Parlamento da un partito di maggioranza". A far alzare gli scudi è l'autorizzazione inoltrata dal deputato leghista Billi agli uffici di Montecitorio per poter ospitare l'evento. Passaggio necessario e consuetudine per i parlamentari, che spesso fanno richiesta di utilizzo della Sala stampa per conferenze organizzate da soggetti esterni.

Anche il Centro Machiavelli è costretto a intervenire, prendendo le distanze dai relatori e puntualizzando che il presidente Daniele Scalea, moderatore dell'incontro, "ha dichiarato esplicitamente la sua contrarietà a rivedere la legge 194 in senso restrittivo". La Lega, si dice "estranea" all'organizzazione dell'evento e "non ha partecipato in nessuna fase e a nessun titolo". Ma le opposizioni vanno all'attacco. Beatrice Lorenzin del Pd parla di un "obbrobrio della Lega". "A poco servono le retromarce di chi ha organizzato e promosso questo retrogrado convegno", incalzano i 5 stelle. Per Raffaella Paita di Iv si tratta di "un convegno da Medioevo".

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