Estero

Israele uccide un capo delle forze d'élite di Hezbollah 

Morto il comandante Wissam Hassan Tawil. L'esercito: ‘La guerra a Gaza è entrata nella terza fase’

Wissam Hassan Tawil
(Keystone)
8 gennaio 2024
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Israele centra un altro obiettivo strategico nella guerra per distruggere Hamas e per indebolire i suoi alleati sciiti. Il teatro dell'operazione è ancora una volta il Libano: dopo l'uccisione nella capitale del numero due del movimento palestinese, Saleh Arouri, un raid nel sud del Paese ha eliminato uno dei comandanti delle forze di elite di Hezbollah. "Beirut può diventare come Gaza", è stato il monito del ministro della Difesa Yoav Gallant in risposta agli attacchi dal nord del confine, mentre nella Striscia l'esercito ha annunciato l'avvio della "fase tre" dell'offensiva, meno intensa e con attacchi mirati. Il comandante di Hezbollah Wissam Hassan Tawil è stato colpito con le stesse modalità di Arouri. Un razzo lanciato da un drone contro l'auto su cui viaggiava in un villaggio a una decina di chilometri dal confine con Israele. A bordo c'era almeno un altro membro del gruppo armato, ferito gravemente.

Nome di spicco

Secondo fonti libanesi, Tawil aveva "un ruolo di primo piano nella direzione delle operazioni militari nel sud", e nelle immagini diffuse dal movimento filo-iraniano lo si vede al fianco di Hassan Nasrallah e del capo dei Pasdaran iraniani Qassem Soleimani, ucciso dagli Usa 4 anni fa. Il blitz contro Tawil è scattato all'indomani di un attacco di Hezbollah contro un centro di difesa aerea israeliano sul monte Meron, in Galilea, che ha provocato danni. Sull'obiettivo sono stati lanciati i supermissili Kornet, che sarebbero capaci di sfuggire all'Iron Dome: un salto di qualità per le milizie libanesi che ha spinto lo Stato ebraico ad aprire un'indagine per "fare meglio in futuro", mentre nei giorni scorsi è stato testato un dirigibile capace di rilevare anche missili da crociera e balistici.


Keystone
Tawil, al centro della foto

Un leader parlamentare di Hezbollah, Muhammad Raad, ha spiegato che il suo movimento "non vuole l'allargamento del conflitto, a meno che Israele non fermi i suoi attacchi", ma il governo Netanyahu non è disposto a mostrarsi debole. "Faremo tutto il necessario per riportare la sicurezza qui al nord", ha assicurato il premier durante un sopralluogo vicino al confine. Più chiaro il ministro Gallant, che in un'intervista al Wall Street Journal ha avvertito le autorità libanesi: senza un accordo che consenta agli abitanti dell'Alta Galilea di tornare alle proprie case (bombardate da Hezbollah), "abbiamo la capacità di fare un copia-incolla di Gaza con Beirut".

Altri obiettivi

L'esercito in serata ha annunciato di aver ucciso anche Hassan Akasha, esponente di Hamas responsabile dei lanci di razzi dalla Siria. E il contenimento del fronte nord va di pari passo con una nuova fase della guerra a Gaza. Gallant e il portavoce militare Daniel Hagari hanno comunicato che d'ora in avanti si farà un ricorso minore alle forze di terra e ai raid aerei per puntare su "diversi tipi di operazioni speciali". Per liberare tutti gli ostaggi (la Jihad islamica ha diffuso un nuovo video di un prigioniero) e "distruggere Hamas" ci vorrà tempo, ha comunque avvertito Gallant, che già aveva evocato un conflitto per tutto il 2024. Nel frattempo, il fronte più caldo rimane quello meridionale. Secondo fonti locali, i morti nella Striscia sono arrivati a oltre 23mila, mentre l'Alto commissariato Onu per i diritti umani ha invocato un'indagine per fare luce sul "numero elevato" di giornalisti palestinesi uccisi: sarebbero 102 finora. Un passaggio a una fase meno intensa dei combattimenti, per tutelare al massimo i civili, è auspicato dagli Stati Uniti. Il segretario di Stato Antony Blinken, che ha denunciato una "situazione disastrosa" a Gaza, nella sua quarta missione in Medio Oriente dal 7 ottobre ha fatto tappa negli Emirati e in Arabia Saudita, dove ha incontrato il principe ereditario Mohamed bin Salman (e l'alto rappresentante Ue Josep Borrell). Con l'obiettivo di coinvolgere i partner regionali nella mediazione. Washington continua a lavorare anche per il futuro di Gaza, a partire da un governo che rimetta in gioco l'Anp, nonostante la contrarietà di Netanyahu. Blinken ha inoltre bollato come "irresponsabili" e "incendiarie" le ipotesi di un'uscita di massa della popolazione dalla Striscia evocate dai ministri dell'ultradestra Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir. Tutti argomenti spinosi che verranno affrontati con le autorità israeliane dal capo della diplomazia americana, che dopo Riad si è spostato a Tel Aviv. (ANSA).

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