Estero

Tregua Hamas-Israele: cosa prevede l'accordo

Prevista una tregua di quattro giorni e la liberazione graduale di 50 ostaggi detenuti a Gaza in cambio di 150 prigionieri palestinesi. I punti salienti

(Keystone)
22 novembre 2023
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L'accordo tra Hamas e Israele prevede una tregua di quattro giorni e la liberazione graduale di 50 ostaggi detenuti a Gaza in cambio di 150 prigionieri palestinesi. La tregua potrebbe partire alle 10 di domani con il primo rilascio di una decina di ostaggi alle 12. Ecco i principali punti dell'intesa raggiunta dopo serrate trattative, mediate dal Qatar.

Tre palestinesi per ogni israeliano

Israele ha detto che lo scambio avverrà in due fasi. La prima si svolgerà nei quattro giorni concordati di tregua e prevede che 50 ostaggi israeliani (almeno 10-12 al giorno) e 150 prigionieri palestinesi siano rilasciati. Se il meccanismo funzionerà, ci potrebbe essere una seconda fase - uno o più giorni di proroga della tregua - con il rilascio di altri 150 prigionieri palestinesi in cambio di altri ostaggi, "fino a 50".

Chi verrà rilasciato

A ritrovare la libertà saranno per primi donne e bambini israeliani, mentre tra i palestinesi verrà liberato solo chi non si è macchiato di omicidio. Secondo le stime, sarebbero 240 gli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre.

Israele ha pubblicato i nomi di 300 detenuti palestinesi che potrebbero essere liberati, la stragrande maggioranza adolescenti. Di quelli sulla lista, 49 sono identificati come membri di Hamas, 60 come appartenenti a Fatah, il partito che guida l'Autorità palestinese in Cisgiordania, e 17 come affiliati al Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp).

Non tutte le persone rapite il 7 ottobre sono nelle mani di Hamas: alcuni sono stati presi dalla Jihad islamica palestinese o da altre organizzazioni di miliziani.

La pausa dai combattimenti

Dopo varie trattative nelle quali si oscillava tra 3 e 5 giorni di pausa dei combattimenti, alla fine si è arrivati a 4. Mentre gli ostaggi saranno trasferiti, la ricognizione israeliana di Gaza tramite droni e altri mezzi verrà temporaneamente sospesa per sei ore al giorno.

Aiuti umanitari e carburante

Previsto un aumento degli aiuti nella Striscia, compreso il carburante. Almeno 200-300 camion umanitari al giorno, di cui otto con carburante e gas. Anche l'Ue farà la sua parte. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha annunciato un aumento delle consegne di aiuti. Previsto anche che la Croce Rossa possa visitare gli ostaggi che resteranno a Gaza.

La guerra non finisce

I combattimenti riprenderanno dopo la fine della pausa umanitaria. L'accordo, infatti, non è un cessate il fuoco definitivo e Israele ha promesso che tornerà a dare la caccia ad Hamas finché non sarà sradicato da Gaza, con l'obiettivo di "riportare a casa tutti gli ostaggi". "Non appena avremo esaurito questa fase", le operazioni di sicurezza "proseguiranno a pieno ritmo", ha avvertito il ministro della Difesa Yoav Gallant.

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