Estero

Il Portogallo conferma la fine dei pensionati d’oro

La legge, in vigore dal 2009, era stata ultimamente molto criticata dalla sinistra e dai sindacati che hanno parlato di disparità

Finita la pacchia
(Keystone)
11 ottobre 2023
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La proposta di legge di bilancio per il 2024, che il ministro delle Finanze portoghese, Fernando Medina, ha consegnato in Parlamento e poi presentato alla stampa conferma l'annunciata abrogazione del regime fiscale speciale per i cosiddetti "residenti non abituali", vale a dire pensionati e figure professionali considerate di particolare valore aggiunto per il mercato del lavoro (artisti, medici, architetti, informatici), i quali per dieci anni potevano pagare una tassa unica del 10% (pensionati) e 20% (professionisti).

Gli sgravi fiscali finiscono nel 2024, ma la legge non ha valore retroattivo, quindi i beneficiari potranno goderne fino alla scadenza naturale del decennio, mentre gli interessati fanno ancora in tempo a stabilire la residenza in Portogallo entro il 31 dicembre e a fare richiesta del regime fiscale speciale entro il 31 marzo dell'anno prossimo. I requisiti sono sempre gli stessi: non aver vissuto in Portogallo nei cinque anni precedenti l'iscrizione nei registri portoghesi e passare a risiedere fisicamente nel Paese per almeno 183 giorni all'anno.

La legge, in vigore dal 2009 e che fino al 2020 aveva garantito zero imposte ai pensionati stranieri e ai portoghesi che avevano lavorato all'estero, era stata ultimamente molto criticata dalla sinistra e dai sindacati, che denunciavano la disparità di trattamento rispetto ai pensionati nazionali, ma anche da diversi Stati membri europei, che si vedevano sottrarre una parte dei propri contribuenti. Negli ultimi anni Svezia e Finlandia avevano addirittura revocato gli accordi bilaterali sulla doppia tassazione e avevano ricominciato a tassare i propri cittadini residenti in Portogallo.

Il ministro Medina ha aggiunto che non è esclusa la possibilità di captare figure professionali di particolare valore attraverso agevolazioni fiscali alle imprese o ai singoli nell'ambito di contratti e investimenti di particolare rilievo, ma dal prossimo primo gennaio finisce quel regime di applicazione regolare a tutti i richiedenti.

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