Biden prolunga il muro di Trump, via alle critiche

Incalzato da ondate record di migranti al confine col Messico, dalle accuse dei repubblicani e dalle critiche anche di vari sindaci democratici, Joe Biden dà disco verde a un altro pezzo del controverso muro voluto da Donald Trump. In realtà un passo obbligato, si giustifica, ribadendo che non crede nell'efficacia della barriera ma spiegando che non poteva opporsi: "Ho cercato di convincerli a reindirizzare quei soldi. Non lo hanno fatto. Non lo faranno. E secondo la legge non si può fare altro se non usare i soldi per lo scopo per cui sono stati stanziati".

R. Scarcella
Una ragazza sulla spiaggia di Tijuana davanti al muro

Resta il fatto che ha usato i poteri esecutivi per derogare a 26 leggi federali, tra cui alcune a difesa dell'ambiente, e sbloccare così i fondi ad hoc già stanziati nel 2019 dal suo predecessore per quel pezzo di muro. Il tycoon coglie subito la sua rivincita: "È così interessante vedere Joe Biden dover infrangere ogni regola ambientalista per dimostrare che avevo ragione nel costruire il muro al confine. Chissà se si scuserà con me e con l'America per aver impiegato così tanto tempo a muoversi e per aver consentito che il nostro Paese fosse inondato da 15 milioni di immigrati clandestini, provenienti da luoghi sconosciuti", gongola sulla sua piattaforma Truth Social.

R. Scarcella
Una porzione del muro

I malumori dem

E c’è malumore in casa dem, soprattutto nell'ala liberal. A sparare la prima bordata contro Biden è l'ex deputato ed ex candidato presidenziale dem texano Beto O'Rourke, promessa (per ora tramontata) del partito: "I muri non funzionano, il presidente aveva promesso che non li avrebbe costruiti e ora è ancora più difficile per gli elettori distinguere tra lui e Trump su tema confine/immigrazione", attacca su X, denunciando una "opportunità sprecata per non aver usato il potere esecutivo per correggere davvero il nostro sistema di asilo invece di assumere posizioni politiche inefficaci". Sul piede di guerra anche gli ambientalisti, dato che tra le 26 leggi da bypassare per costruire il pezzo di muro ce ne sono alcune cruciali per la tutela dell'ecosistema: "È scoraggiante vedere il presidente Biden abbassarsi a questo livello, mettendo da parte le leggi ambientali fondamentali della nostra nazione per costruire muri di confine inefficaci che uccidono la fauna selvatica", ha accusato Laiken Jordahl, attivista del Center for Biological Diversity.

La promessa non mantenuta

Nel giorno del suo insediamento Joe Biden aveva proclamato che non avrebbe costruito un altro centimetro di barriera ("non è una soluzione politica seria", aveva detto) promettendo un approccio "umano", dopo la separazione delle famiglie dei migranti da parte del suo predecessore. Ora fa marcia indietro, anche se si difende con la necessità di usare finanziamenti già stanziati per realizzare altri 32 km di muro nella contea di Starr, nella Rio Grande Valley. A spingere in questa direzione il ministro dell'interno Alejandro Mayorkas, che ha invocato una "grave e immediata necessità di costruire barriere fisiche" al confine con Messico "per prevenire entrate illegali".

R. Scarcella
La manutenzione dal lato messicano

Boom di ingressi

Entrate da record: nella sola area di Rio Grande Valley quest'anno ci sono stati oltre 245 mila ingressi e nel solo mese di agosto lungo la frontiera sud sono state arrestate 181 mila persone, contro le 132 mila di luglio, mentre a settembre si è superata quota 200 mila. Ondate di migranti che si riversano nelle città-santuario in mano ai dem dove vengono accolti, ormai però sature. Tanto da spingere il sindaco di New York Eric Adams a un tour dissuasivo in America Latina. Messico compreso, dove in questi giorni una task force del governo Biden guidata dal segretario di stato Antony Blinken tenta nuovi accordi per frenare un'esodo biblico al confine, con 10mila migranti al giorno nell'ultima settimana.

Keystone
Una nuova porzione del muro anti-migranti