Estero

Borrell: l'Europa mostri solidarietà a Lampedusa

L'Alto rappresentante dell'Ue dichiara che l'Unione Europea è al fianco dell'Italia nella gestione della crisi migratoria

In sintesi:
  • Per Borrell occorre “stabilire accordi con i Paesi di origine e di transito che ci consentano di ricevere solo migrazione regolare e di cui abbiamo bisogno”
  • L'Alto rappresentante Ue afferma “la necessità di un controllo delle frontiere con politiche che vadano oltre le misure di sicurezza”
(Keystone)
23 settembre 2023
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Sui massicci arrivi di migranti a Lampedusa "dobbiamo mostrare tutta la solidarietà all'Italia in un momento difficile". "L'Unione europea sarà al fianco dell'Italia". Lo ha detto l'Alto rappresentante dell'Ue Josep Borrell in un'intervista a France 24 e Radio France International.

Borrell ha affermato "la necessità di un controllo delle frontiere con politiche che vadano oltre le misure di sicurezza, e accordi con i Paesi di origine e di transito che permettano di ricevere regolarmente la migrazione di cui abbiamo bisogno e anche garantire l'espulsione dei migranti migranti clandestini "che rischiano la vita per niente".

"Innanzitutto dobbiamo mostrare tutta la solidarietà verso l'Italia. In un momento difficile, non possiamo far fronte all'arrivo massiccio di migliaia di persone su un'isola che conta meno abitanti che migranti. Quindi l'Unione Europea sarà al fianco dell'Italia ed è questo che ha fatto la presidente della Commissione con il suo viaggio, per manifestare questo aiuto e vedere la situazione. È qualcosa di più di solo parole", ha segnalato Borrell sollecitato in particolare sulle polemiche seguite all'accordo tra l'Ue e la Tunisia.

"Detto questo, l'immigrazione ha ragioni e cause profonde. Dobbiamo affrontare le cause profonde dell'immigrazione - ha proseguito l'Alto rappresentante -. Ovviamente i confini vanno controllati, i confini servono a qualcosa e gli Stati hanno il dovere di controllarli". Distinguendo chi ha diritto di entrare: "I migranti economici" non ne hanno diritto "perché non sono nella situazione dei richiedenti asilo". "Dobbiamo trovare una politica che nel medio termine vada oltre alle misure strettamente di sicurezza - ha proseguito Borrell -. Stabilire accordi con i Paesi di origine e di transito che ci consentano di ricevere solo migrazione regolare e di cui abbiamo bisogno".

Serve però allo stesso tempo gestire "il ritorno dei migranti" che possono entrare e "che rischiano la vita per niente perché non hanno il diritto di essere accettati nei nostri Paesi". "Questo è un lavoro a lungo termine - ha proseguito Borrell -. Non esiste una soluzione miracolosa. Ovviamente dobbiamo aiutare questi paesi a monitorare i propri confini, ma la sicurezza" è una soluzione "a breve termine, in tempi di crisi".

Andranno però aiutati gli Stati africani anche nella transizione a "un buon governo": "Perché in Africa ci sono paesi ricchi. Risorse. E sono poveri. Perché ci sono regimi, siano essi militari o dittatoriali, che hanno beneficiato della ricchezza del Paese a scapito dei suoi abitanti".

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