Estero

Travolti e uccisi cinque operai, ma ‘così fan tutti’

La testimonianza di un ex dipendente sulla strage del treno capitata a Brandizzo, in provincia di Torino

In sintesi:
  • Il racconto di una prassi abituale
  • ‘C'era chi ci guarda le spalle’
Strage evitabile?
(Keystone)
4 settembre 2023
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La strage di Brandizzo, in cui sono morti travolti da un treno cinque operai che stavano lavorando alla manutenzione dei binari della stazione, sarebbe frutto di una prassi consolidata, quella cioè di iniziare prima i lavori "perché così fanno tutti".

È quanto avrebbe raccontato ai pubblici ministeri dall’ex operaio della Si.gi.fer. di Borgo Vercelli spiegando cosa succedeva quando lavorava per l'azienda da cui dipendevano le cinque vittime: "È già capitato molte volte di iniziare i lavori in anticipo. In molte occasioni in cui ho lavorato lì, quando sapevamo che un treno era in ritardo ci portavamo avanti con il lavoro. C’era una regolazione, cioè il restringimento del binario, da fare con un convoglio atteso fuori dall’orario corretto di passaggio. Iniziavamo a lavorare, svitavamo i chiavardini. Dopodiché, prima del passaggio dei convogli ci buttavamo fuori dai binari. Eravamo in sei-sette per ogni gruppo ma in quei casi c’era chi guardava le spalle. L’altra notte non è andata così, erano tutti sulla massicciata", avrebbe detto.

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