Portogallo

Ecco Hugo, il primo bimbo nato con la fecondazione post mortem

Il suo papà è morto quattro anni fa. Per poter accedere alla procedura, la mamma si è battuta legalmente

Il piccolo Hugo
23 agosto 2023
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Il 16 agosto 2023 è nato Hugo Guilherme Castro Ferreira, il primo bambino concepito in Portogallo grazie alla tecnica della fecondazione post mortem. Il piccolo è venuto al mondo al Centro Materno-Infantil do Norte, a Porto, e sta bene: pesa infatti circa 3,9 chilogrammi ed è lungo 50,5 centimetri. Ad annunciarlo la mamma, Angela Ferreira, su Instagram: "Oggi il nostro mondo è diventato più luminoso, Guilherme è nato alle 11.09".

Hugo porta lo stesso nome del suo papà, che non potrà però mai conoscere poiché è morto nel 2019, stroncato da un tumore a 29 anni. Consapevole del suo destino, ma comunque desideroso di avere un bambino, il padre di Hugo aveva lasciato, prima di andarsene, il suo seme crioconservato e un’autorizzazione scritta per procedere alla fecondazione assistita.

Un documento tutt’altro che sufficiente per proseguire senza ostacoli alla fecondazione della vedova. Così Angela, per veder riconosciuto il suo diritto e quello del defunto marito, ha dovuto condurre una lunga battaglia legale.

Cosa dice la legge e il ‘paradosso’ portoghese

Prima dell'ostinata lotta di Angela, la legge portoghese sulla procreazione assistita – risalente al 2006 – proibiva la fecondazione con materiale genetico di un donatore defunto. Ma tale norma di fatto generava un paradosso non da poco. Infatti, se il divieto poteva essere circoscritto ai donatori ‘noti’, ossia i parenti, non poteva allo stesso modo essere applicato ai donatori anonimi, in quanto proprio perché non conosciuti, la loro ‘sopravvivenza’ non poteva essere accertata in alcun modo.

Ed è proprio sulla base di tale incongruenza legislativa che Angela ha potuto far leva. La donna si fece promotrice di un'iniziativa legislativa dei cittadini, raccogliendo oltre 100mila firme. La proposta di legge approdò nel Parlamento portoghese e alla fine fu approvata nella primavera del 2021 e promulgata a novembre dello stesso anno dal presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa, contrario alla modifica. Infatti, prima di promulgare la nuova legge, il presidente de Sousa aveva opposto il suo diritto di veto, ma ha dovuto in seconda battuta accettare il verdetto dell’Assemblea della Repubblica, convinta della decisione presa.

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