Estero

Scala gli 8'000, ma è accusata di aver lasciato morire lo sherpa

L'alpinista norvegese Kristin Harila non avrebbe soccorso un portatore nepalese pur di raggiungere l'ultima vetta. Lei: “Non l'abbiamo visto cadere”.

Kristin Harila
(Keystone)
12 agosto 2023
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È polemica sull'impresa della scalatrice norvegese Kristin Harila, che il 27 luglio ha infranto il record per aver conquistato i 14 Ottomila della Terra nel minore tempo finora registrato: solo tre mesi e un giorno, per un'impresa conclusa con la scalata del K2. E proprio per quest'ultima scalata, la sportiva è finita sotto l'accusa di aver scavalcato insieme al suo team uno sherpa morente sulla via per raggiungere la vetta, pur di raggiungere il suo obiettivo.

Parlando alla Cnn, Harila ha invece insistito sul fatto che lei e il suo team hanno fatto tutto il possibile per salvare lo sherpa, Mohammad Hassan: "Non l'abbiamo visto cadere. Lo abbiamo visto appeso alla corda e abbiamo cercato di salvarlo per molte ore", ha detto alla Cnn, aggiungendo che si trattava di un passaggio "molto stretto" e le condizioni quest'anno erano eccezionalmente difficili.

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