Dopo 600 malori per il calore, Stati Uniti e Regno Unito lasciano il World Jamboree. Gli svizzeri però stanno bene
La grande festa mondiale degli scout organizzata in Corea del Sud si sta trasformando in un incubo: il caldo e i disservizi nell'accoglienza hanno spinto i 4mila britannici e poi, sabato, i 1'500 americani a lasciare la manifestazione.
Il grande World Jamboree, che riunisce più di 40mila persone provenienti da tutto il mondo, potrebbe essere interrotto prima della data prevista del 12 agosto, in una delle estati più torride che il Paese abbia conosciuto in questi anni.
Secondo le autorità locali e gli organizzatori, circa 600 partecipanti hanno già sofferto di colpi di calore o altri disturbi legati alle temperature estreme. Nel tentativo di "salvare" la festa degli scout, il governo sudcoreano ha inviato medici e infermieri militari sul posto a Saemangeum, vicino a Buan, nella provincia di Jeolla, nel nord della Corea del Sud.
Un portavoce del movimento svizzero degli scout aveva dichiarato giovedì a Keystone-Ats che i 1'400 elvetici fra 14 e 18 anni presenti sul posto stanno bene. Nessuna ospedalizzazione era stata fino a quel momento segnalata, aveva aggiunto
La penisola coreana sta vivendo un'ondata di caldo umido, con temperature giornaliere comprese tra 35 e 38 gradi, che ha fatto scattare la massima allerta. I media locali hanno definito la vicenda una "vergogna nazionale", tenuto conto del lungo tempo che il Paese ha avuto per prepararsi a questo gigantesco raduno estivo, organizzato ogni quattro anni.
Oltre ai problemi posti dal caldo, i media locali riportano le pessime condizioni del campeggio, con servizi igienici rudimentali e molti insetti. Infine, le autorità regionali hanno indicato ieri che 70 partecipanti al raduno avrebbero contratto il Covid.