Estero

Il freezer fa ‘beep’, lo spegne: distrutti 25 anni di ricerche

Un addetto alle pulizie del Rensselaer Polytechnic Institute, disturbato dal suono, nonostante un avviso è intervenuto personalmente sul quadro elettrico

(Fonte: matt.h.wade, CC BY-SA 2.0 by Wikipedia)
30 giugno 2023
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Era infastidito da quel continuo "beep" proveniente dal freezer del laboratorio. Così, un addetto alle pulizie del Rensselaer Polytechnic Institute di Troy, nello Stato di New York, ha deciso di intervenire personalmente, spegnendo l'interruttore sul quadro elettrico. Ma all'interno del freezer erano contenuti preziosi microrganismi e altri materiali biologici che necessitavano per la conservazione di una temperatura di -80 °C. Così, l'innalzarsi del termometro fino a -32°C ha causato la distruzione di 25 anni di ricerche. Un danno per cui l'istituto di ricerche ha fatto causa alla ditta di pulizie per un milione di dollari.

Come riferisce il Times Union, la vicenda risale al settembre 2020: il freezer aveva avuto un piccolo problema tecnico per cui la temperatura era salita a -78°C, cosicché era scattato l'allarme. Per ripristinarla a 80° C sarebbe servito l'intervento di un tecnico che però, data l'emergenza Covid in corso, non sarebbe stato disponibile fino a 4 giorni dopo. Sul freezer era stato dunque appeso un cartello in lettere maiuscole: "Questo congelatore sta emettendo un suono in quanto è in riparazione. Si prega di non spostarlo e di non staccare la spina. Non è necessaria alcuna pulizia in quest’area. Se si desidera silenziare il suono, è possibile premere il pulsante “alarm/test” per 5-10 secondi". Avvertenze che, evidentemente, non hanno fermato l'addetto alle pulizie dall'idea di provvedere da sé a risolvere il problema.

Come da lui stesso riportato agli addetti di sicurezza, avendo sentito il suono per tutta la sera si era recato al quadro elettrico convinto di accendere gli interruttori, quando in realtà li stava spegnendo, causando l'interruzione di corrente che ha prodotto il grave danno ai materiali contenuti nel freezer. Un errore di lettura, dunque, tanto che l'interessato non sembrava credere di aver fatto qualcosa di sbagliato, dato che "voleva semplicemente aiutare".

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