Italia

In chat: ‘A scuola con la pistola’: perquisiti otto minorenni

L'indagine è scattata in otto città italiane: su alcuni canali Telegram venivano condivise esperienze su armi ed esplosivi artigianali

(Ti-Press)
29 giugno 2023
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Otto perquisizioni a carico di minorenni sono state eseguite dalla Polizia postale e dalla Digos nelle città di Avellino, Lecce, Milano, Pisa, Sassari, Nuoro e Treviso a seguito dell'individuazione di alcuni spazi Telegram utilizzati da adolescenti per condividere le loro esperienze su armi (prevalentemente da taglio, a salve o da softair) ma anche esplosivi artigianali, come le ‘molotov’. Lo ha comunicato la Polizia di Stato.

"Gli internauti – si legge in una nota – nelle chat affermavano di andare in giro con coltelli e a volte persino con pistole a salve o da softair, e pubblicavano foto e video che mostravano armi da taglio, da sparo e da softair, esposte in posa o durante l'effettivo utilizzo. Nelle loro discussioni su Telegram richiedevano informazioni e consigli su come confezionare molotov, esplosivi e detonatori, pubblicando anche foto degli ordigni realizzati".

"Io avevo una Glock però poi ci sono andato a scuola perché lo avevo visto in un film americano [...] io sono andato con un multitool con coltello, rischiato molto di andare al minorile [...] Io portavo quello a scatto nel giubbino". Sarebbero alcune delle frasi postate nelle chat su Telegram finite nel mirino della Polizia postale e da cui emerge, secondo le indagini, che alcuni dei ragazzi avrebbero riferito di aver portato a scuola armi, vere o a salve.

Il fenomeno dei siti e più di recente delle chat in cui giovani e giovanissimi parlano di come fare ‘trap’ (piccoli ordigni artigianali) o anche delle molotov, è noto da anni, ed è andato aumentando con l'avvento delle ‘repliche’ (pistole con le stesse misure, pesi e materiali di quelle vere ma non funzionanti) e con le armi da softair, di libera vendita, spesso esibite come trofei in foto e video.

"Al momento dalle indagini non emerge se abbiano fatto solo affermazioni o realmente avuto quei comportamenti – spiegano alla Polizia postale –, ma alcune perquisizioni hanno dato esito positivo, dato che nelle loro abitazioni sono stati trovati coltelli, armi giocattolo, tirapugni e altro materiale". Ora sarà l'autorità giudiziaria per i minorenni a valutare se e quali provvedimenti adottare.

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