Il tycoon in tribunale per la seconda incriminazione: potrebbe accettare di candidarsi alla Casa Bianca con il braccialetto elettronico
Un imponente schieramento di forze dell'ordine circonda l'area attorno al tribunale federale Wilkie D. Ferguson Jr di Miami, dove è atteso Donald Trump per la sua seconda incriminazione e un suo possibile show davanti ai fedelissimi per denunciare la ‘bufala degli scatoloni’ di Mar-a-Lago e le interferenze nelle elezioni del Dipartimento di Giustizia di Joe Biden.
Centinaia di poliziotti sono in allerta per il timore di scontri e proteste, e anche a decine di agenti dell'Fbi è stato chiesto di mantenere alta la guardia al di là di Miami per paura di incidenti o attacchi altrove nel Paese.
Lasciato il fortino di Bedminster, New Jersey, Trump attende la sua convocazione in tribunale martedì alle 15 da un'altra delle sue proprietà, il Doral, a poche decine di chilometri da Miami. Nella war room del suo club il tycoon mette a punto gli ultimi dettagli della sua strategia legale, affinando le armi a sua disposizione e facendo leva sull'appoggio dei repubblicani alla camera e dei suoi fan.
Fra ripetuti inviti alla calma e all'allontanarsi dai social media, gli avvocati dell'ex presidente lavorano senza sosta per prepararsi alla prima udienza. Secondo indiscrezioni i legali dell'ex presidente cavalcheranno due linee di difesa: una relativa al potere del tycoon di desecretare documenti, l'altra che guarda invece avanti, ovvero alle elezioni del 2024, per le quali il tycoon è avanti in tutti i sondaggi.
Keystone
Supporter di Trump a Palm Beach, in Florida
Non è chiaro se Trump sarà ammanettato, se saranno prese le sue impronte digitali e se sarà effettuata la foto segnaletica. Così come non appare ancora chiaro se a Trump sarà chiesto di indossare il braccialetto elettronico.
Nella sua precedente incriminazione a New York erano state solo prese le impronte digitali, ma nel caso di Miami la situazione è ben diversa perché per il tycoon le accuse presentate dal procuratore speciale Jack Smith sono federali e quindi hanno implicazioni ben più ampie. Nelle 49 pagine di incriminazione sono stati illustrati i 37 capi di accusa mossi contro l'ex presidente, alcuni in base all'Espionage Act per non aver consegnato alle autorità competenti documenti federali. Trump ha dichiarato la sua innocenza sui social e nei comizi durante tutto il fine settimana, e intende ribadire la stessa posizione davanti al giudice Aileen Cannon, nominata proprio dal tycoon.
Sull'udienza sono puntati gli occhi della politica, e soprattutto dei repubblicani. Se molti conservatori difendono Trump a spada tratta osservando come il suo caso è simile a quello di Joe Biden e alle email di Hillary Clinton nel 2016, altri iniziano a dubitare della sua eleggibilità. Al di là del suo ampio sostegno fra il pubblico, il Grand Old Party è preoccupato dalla possibilità che le molteplici battaglie legali di Trump penalizzino i repubblicani alle urne. E soprattutto dal rischio che Trump possa accettare la nomination con il braccialetto elettronico, in un colpo quasi irreparabile alla reputazione del partito.