stati uniti

Miami blindata in attesa di Trump, si temono scontri

Il tycoon in tribunale per la seconda incriminazione: potrebbe accettare di candidarsi alla Casa Bianca con il braccialetto elettronico

Supporter di Trump a Miami
(Keystone)
12 giugno 2023
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Un imponente schieramento di forze dell'ordine circonda l'area attorno al tribunale federale Wilkie D. Ferguson Jr di Miami, dove è atteso Donald Trump per la sua seconda incriminazione e un suo possibile show davanti ai fedelissimi per denunciare la ‘bufala degli scatoloni’ di Mar-a-Lago e le interferenze nelle elezioni del Dipartimento di Giustizia di Joe Biden.

Centinaia di poliziotti sono in allerta per il timore di scontri e proteste, e anche a decine di agenti dell'Fbi è stato chiesto di mantenere alta la guardia al di là di Miami per paura di incidenti o attacchi altrove nel Paese.

La strategia legale

Lasciato il fortino di Bedminster, New Jersey, Trump attende la sua convocazione in tribunale martedì alle 15 da un'altra delle sue proprietà, il Doral, a poche decine di chilometri da Miami. Nella war room del suo club il tycoon mette a punto gli ultimi dettagli della sua strategia legale, affinando le armi a sua disposizione e facendo leva sull'appoggio dei repubblicani alla camera e dei suoi fan.

Fra ripetuti inviti alla calma e all'allontanarsi dai social media, gli avvocati dell'ex presidente lavorano senza sosta per prepararsi alla prima udienza. Secondo indiscrezioni i legali dell'ex presidente cavalcheranno due linee di difesa: una relativa al potere del tycoon di desecretare documenti, l'altra che guarda invece avanti, ovvero alle elezioni del 2024, per le quali il tycoon è avanti in tutti i sondaggi.


Keystone
Supporter di Trump a Palm Beach, in Florida

Impronte digitali?

Non è chiaro se Trump sarà ammanettato, se saranno prese le sue impronte digitali e se sarà effettuata la foto segnaletica. Così come non appare ancora chiaro se a Trump sarà chiesto di indossare il braccialetto elettronico.

Nella sua precedente incriminazione a New York erano state solo prese le impronte digitali, ma nel caso di Miami la situazione è ben diversa perché per il tycoon le accuse presentate dal procuratore speciale Jack Smith sono federali e quindi hanno implicazioni ben più ampie. Nelle 49 pagine di incriminazione sono stati illustrati i 37 capi di accusa mossi contro l'ex presidente, alcuni in base all'Espionage Act per non aver consegnato alle autorità competenti documenti federali. Trump ha dichiarato la sua innocenza sui social e nei comizi durante tutto il fine settimana, e intende ribadire la stessa posizione davanti al giudice Aileen Cannon, nominata proprio dal tycoon.

I repubblicani

Sull'udienza sono puntati gli occhi della politica, e soprattutto dei repubblicani. Se molti conservatori difendono Trump a spada tratta osservando come il suo caso è simile a quello di Joe Biden e alle email di Hillary Clinton nel 2016, altri iniziano a dubitare della sua eleggibilità. Al di là del suo ampio sostegno fra il pubblico, il Grand Old Party è preoccupato dalla possibilità che le molteplici battaglie legali di Trump penalizzino i repubblicani alle urne. E soprattutto dal rischio che Trump possa accettare la nomination con il braccialetto elettronico, in un colpo quasi irreparabile alla reputazione del partito.

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