Italia

Pescara, un ristoratore: 'Via gli aiuti a chi ha fatto vacanza'

L'esercente: 'Chi si era più lamentato delle chiusure durante il lockdown è andato in ferie a luglio e agosto. Se fossi lo Stato, toglierei i fondi'

Foto d'archivio (Keystone)
18 ottobre 2020
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"A luglio e agosto, i miei colleghi, quelli che si sono lamentati di più per la chiusura durante il lockdown sostenendo che il nostro settore fosse il più colpito, hanno deciso di andare in ferie: proprio quando qualcosina si racimolava per recuperare se ne sono andati in vacanza. Se fossi lo Stato, a chi ha fatto questa scelta, toglierei tutto". A denunciare l'anomalia un ristoratore dell'entroterra pescarese, che ha voluto mantenere l'anonimato per evitare pubblicità e ritorsioni.

"A questi colleghi - prosegue - andrebbe tolta la cassa integrazione che hanno ricevuto per i dipendenti e il contributo per gli introiti mancati tra aprile 2019 e aprile 2020: i contributi e le agevolazioni le darei alle persone che hanno chinato la testa a hanno lavorato lo stesso. Non dovevano chiudere nei mesi estivi, altrimenti non si capisce per quale motivo hanno chiesto i contributi, piangendo miseria tra maggio e giugno".

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