Estero

La Russia tenta il ritorno alla normalità

Frontiere socchiuse, ma i trasporti restano fermi. Stranieri accolti solo per farsi curare

8 giugno 2020
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In Russia vanno in scena prove tecniche di ritorno alla normalità, nonostante i nuovi contagi restino sul livello di 8.000 al giorno (a fronte però di una valanga di tamponi, ormai oltre 13 milioni in tutto). Le frontiere ad esempio riaprono timidamente. I russi potranno dunque andare all'estero per ragioni di studio o di lavoro, per motivi medici o per prendersi cura dei parenti. Come faranno, resta da capire, dato che i collegamenti aerei e ferroviari per ora restano fermi (ma il quadro potrebbe cambiare rapidamente). Insomma, i turisti dovranno aspettare ancora. Ma qualcosa inizia a muoversi.

La direttiva sulle frontiere, annunciata dal premier Mikhail Mishustin, mette fine a un isolamento totale che dura sin da metà marzo. Anche gli stranieri infatti potranno rientrare, ma solo per ricevere cure in Russia (una misura pensata per i Paesi ex sovietici). Per quanto riguarda i trasporti, invece, alcune indiscrezioni parlano di una ripresa dei voli internazionali (verso alcune destinazioni tra cui L'Europa) il 15 luglio. Ma secondo i tour operator si volerà più probabilmente dal primo di agosto. Una data certa non c'è e il Cremlino ha sottolineato che la riapertura dei cieli è di "stretta competenza" del governo. Inoltre molto dipende da cosa vorranno fare gli altri Paesi (tra di loro e nei confronti della Russia). Bruxelles ha ribadito che la "situazione sanitaria dovrebbe permettere il ritorno ad un pieno funzionamento dello spazio Schengen da qui a fine mese".

Il 15 di giugno poi si terrà la riunione per capire cosa fare per gli arrivi extra-comunitari (con l'Italia in prima linea per spalancare le porte ai turisti russi). Mosca e la sua regione - un bacino di 20 milioni di persone che racchiude il grosso dei benestanti russi - stanno d'altra parte tornando alla normalità. Domani nella capitale finisce ufficialmente il lockdown e da qui a fine mese saranno revocate tutte le restrizioni (ma restano guanti, mascherine e distanze di sicurezza). I numeri ufficiali parlano di una situazione stabile, in miglioramento, con i vari indici Rt e R0 pronti a sostenere la fase 3. Certo, il 24 giugno a Mosca c'è la parata per celebrare il 75esimo anniversario della vittoria contro il nazifascismo e il primo di luglio i russi saranno chiamati alle urne per approvare la riforma della Costituzione: due passaggi chiave, per Vladimir Putin, che non possono certo avvenire sullo sfondo di un Paese semi-blindato.

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