In Italia 2'706 malati e 107 morti. Scuole chiuse 10 giorni

Sono 2'706 i malati per coronavirus in Italia, pari allo 0,0045% della popolazione nazionale, la stessa percentuale del Ticino se si considerano i 15 casi finora registrati su 350'000 abitanti. In un solo giorno nella Penisola i malati sono aumentati di 443 unità, mentre i decessi hanno raggiunto quota 107, 28 in più di ieri. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa alla Protezione civile. I malati sono 1'497 in Lombardia (regione che conta 10 milioni di abitanti, perciò il contagio tocca lo 0,015% della popolazione), 516 in Emilia Romagna, 345 in Veneto, 82 in Piemonte, 80 nelle Marche, 31 in Campania, 21 in Liguria, 37 in Toscana, 27 nel Lazio, 18 in Friuli Venezia Giulia, 16 in Sicilia, 7 in Puglia, 7 in Abruzzo, 5 in Trentino, 3 in Molise, 9 in Umbria, uno in provincia di Bolzano, in Calabria, 2 in Sardegna e uno in Basilicata. La sola regione italoana che al momento non registra casi è la Valle d'Aosta.

Il quadro, ritenuto abbastanza critico, ha indotto le autorità a chiudere scuole e università per 10 giorni in tutto il Paese. «Per il governo non è stata una decisione semplice, abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico scientifico e abbiamo deciso di sospendere le attività didattiche da domani al 15 marzo», ha detto il ministro italiano dell'Istruzione Lucia Azzolina parlando a Palazzo Chigi. E ancora: sospensione in tutto il paese, come già accaduto per le zone rosse, di manifestazioni ed eventi "di qualsiasi natura" e "in qualsiasi luogo"; partite e competizioni sportive, compresa la serie A, a porte chiuse; sport di base che non si ferma ma solo a condizione che vengano rispettate le raccomandazioni dell'Istituto superiore di Sanità.