Estero

Brasile, si teme una nuova epidemia di dengue

Da inizio anno almeno 14 persone sono morte. La malattia è trasmessa dalla zanzara Aedes aegypti

2 marzo 2020
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Non accenna a diminuire, in Brasile, la preoccupazione per la dengue, una malattia trasmessa dalla zanzara Aedes aegypti che ogni anno miete numerose vittime nel Paese sudamericano.

In base all'ultimo bollettino epidemiologico del ministero della Sanità locale, il numero di casi probabili di dengue – quelli che sono stati notificati al dicastero dai singoli Stati – è cresciuto del 19% nelle prime cinque settimane dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2019.

In particolare, sono stati segnalati 94'149 casi probabili fino alla quinta settimana dell'anno, rispetto ai 79'131 dello stesso periodo dell'anno scorso.

Dall'inizio del 2020, c'è stata la conferma che almeno 14 persone sono morte di dengue in Brasile. Il tutto mentre la maggiore economia dell'America latina registra anche i primi due casi confermati del nuovo coronavirus.

Il confronto delle morti per dengue con il 2019 è ancora incerto, poiché i numeri possono ancora cambiare in modo significativo all'arrivo dei risultati delle analisi di laboratorio e quando Stati e Comuni inviano i loro rapporti al ministero. I dati dell'ultimo bollettino, ad esempio, non calcolano ancora i casi e i decessi registrati a livello locale a febbraio.

In compenso, il governo di Jair Bolsonaro sta già lavorando con uno scenario di aumento dei casi di dengue per quest'anno, mentre alcuni Comuni e Stati in tutta la nazione hanno dichiarato lo stato di allerta per una possibile epidemia, che viene così definita quando vi è un tasso di 300 casi confermati di malattia per ogni 100 mila abitanti. Per ora, gli Stati che hanno registrato il maggior numero di casi sono Acre, Mato Grosso do Sul e Paranà.

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