Estero

Usa, tassare i ricchi per salvare il pianeta

L'idea è introdurre un balzello del 70% su chi guadagna più di 10 milioni l'anno. Un ‘Green New Deal’ proposto da alcuni parlamentari progressisti

Ti-Press
7 febbraio 2019
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Tassare i super ricchi per salvare il pianeta dai cambiamenti climatici. Introdurre un balzello del 70% su chi guadagna più di 10 milioni di dollari l'anno per investire in un piano che prevede il divieto dell'uso di combustibili fossili entro il 2030 e l'azzeramento delle emissioni di gas serra entro il 2050.

Il Green New Deal presentato al Congresso americano da una pattuglia di parlamentari progressisti guidati dalla 'pasionaria' Alexandra Ocasio-Cortez è un piano senza precedenti, il cui obiettivo è rivoluzionare il sistema energetico degli Stati Uniti. Un programma ambizioso che, in vista delle presidenziali del 2020, suona come una sfida lanciata non solo al 're degli scettici' Donald Trump ma anche all'establishment del partito democratico che teme soluzioni troppo radicali. Non è un caso se la leader democratica in Congresso, Nancy Pelosi, ha accolto la proposta con freddezza, definendola solo "una delle tante".

Ma i promotori sono ben determinati a farla diventare "la proposta", e a dare battaglia anche all'interno della propria formazione pur di imprimere una svolta. Le premesse non sono le migliori, con Ocasio-Cortez esclusa dalla speaker Pelosi dalla commissione della Camera che si occuperà di cambiamenti climatici. Un'altra spia di come l'establishment soffra l'approccio e le posizioni dell'ex attivista del Queens divenuta con i suoi 29 anni la più giovane deputata mai eletta nella storia Usa. Ma che soprattutto ha ormai assunto il ruolo di leader di quella che i detrattori considerano una "frangia conservatrice e populista" della sinistra americana.

Una fazione emergente nella società e nella politica a cui persino Trump, nel discorso sullo stato dell'Unione, ha lanciato un chiaro messaggio: "L'America non sarà mai un Paese socialista".

Si tratta però di un movimento sostenuto ormai da milioni di elettori - per lo più millennials - in gran parte affacciatisi alla politica con la campagna presidenziale di Bernie Sanders. Un movimento le cui istanze non possono piu' essere ignorate e che non smetterà di essere una spina nel fianco per chiunque correrà per la Casa Bianca. Non chiudono infatti la porta al Green New Deal molti dei candidati dem già scesi in campo, come i senatori Kamala Harris, Elizabeth Warren e Cory Booker.

La risoluzione presentata non è vincolante e, oltre all'azzeramento delle emissioni in 30 anni, prevede per i prossimi dieci anni la fine dell'uso dei combustibili fossili nell'industria, nei trasporti, nell'edilizia, nell'agricoltura, e massicci investimenti pubblici per l'adozione al 100% di energie rinnovabili, da quella solare a quella eolica. Nessuno spazio poi per l'energia nucleare. "Solo così gli Usa si trasformeranno in una potenza pulita", spiega Alexandra, che fa infuriare i Paperoni d'America che vorrebbe tassare. Persino quelli più illuminati come Michael Bloomberg, paladino della lotta al cambiamenti climatici, secondo cui questo piano "estremo" farà solo danni all'economia.

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