Estero

Etna, turisti in fuga e numerose disdette

Il terremoto ha avuto un impatto molto alto sul turismo locale. Numerose disdette, è allarme tra gli albergatori

Keystone
28 dicembre 2018
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Il terremoto di magnitudo 4.8 del giorno di Santo Stefano sull'Etna ha avuto un "impatto clamorosamente alto" dal punto di vista economico sulle strutture ricettive del Catanese. E il bilancio di fine anno, che "era di pienone" si prevede "sarà un disastro per le numerose disdette che arrivano copiose". È l'allarme lanciato dal presidente degli albergatori siciliani, Nico Torrisi, che racconta anche di "turisti fuggiti di notte con le valigie in mano" subito dopo la scossa. "L'Etna è un brand attrattivo mondiale - spiega Torrisi - e la gente viene per vedere le eruzioni e le sue spettacolari fasi stromboliane sommitali, ma la notizia del terremoto, e l'enfasi data dai media, sta facendo scappare i turisti e cancellare le prenotazioni. È un'autentica disfatta economica non motivata: rischiamo di passare dal 'tutto esaurito' al 'vuoto' negli hotel. Sarà un Capodanno di forte crisi".

Impiegati 321 vigili del fuoco in 570 interventi

Sono 321 i vigili del fuoco impegnati nelle operazioni speditive di messa in sicurezza e verifica dell'agibilità delle strutture lesionate dal sisma che ha colpito Catania. Lo segnalano gli stessi vigili del fuoco via twitter. Dalla notte del 26 dicembre sono stati svolti oltre 570 interventi.

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