Estero

Brexit, la Ue sgrida Londra per l'Irlanda

Atteggiamento 'irresponsabile' quello del governo inglese agli occhi del vicepresidente della commissione Frans Timmermans

2 ottobre 2018
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"La questione dell'Irlanda è al centro della nostra responsabilità di fare il minor danno possibile nei negoziati" sulla Brexit e l'atteggiamento di "Londra di metterla da una parte è completamente irresponsabile. La Commissione europea non farà mai altrettanto". Lo ha sostenuto il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans oggi alla plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo.

Tornando ad avvertire chi con la Brexit a Londra pensa di poter "svuotare le quattro libertà" del mercato comune o "sceglierne alcune parti", Timmermans ha affermato: è come "se qualcuno dicesse, voglio andarmene da casa tua, però mi porto la chiave e torno quando mi pare, mi porterò via quello che mi pare, quello che mi piace di più in quella casa. Non funziona così".

Dopo le parole dei giorni scorsi del ministro degli esteri britannico Jeremy Hunt, il vicepresidente della Commissione europea ha anche sottolineato che "qualsiasi paragone" tra l'Ue e l'Unione sovietica "non è solo ingannevole, ma è un vero e proprio insulto a ciò che l'Unione europea è, e a ciò che siamo diventati".

"Uno dei miei colleghi, il commissario Andriukaitis, è nato in Siberia perché i suoi genitori, lituani, erano stati deportati dal regime sovietico in un gulag. Vitenys non sapeva cosa volesse dire il sole, o quanto durasse una giornata", ha affermato Timmermans, aggiungendo: "le emozioni sono debordanti in tutti noi. Lo capisco, ma io rappresento un collegio di commissari, in cui più di un terzo ha un'esperienza personale di dittatura, di oppressione, di comunismo dittatoriale di ispirazione sovietica".

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