Estero

Cicloturisti uccisi in Tagikistan, l'Isis rivendica l'attacco

I soldati avrebbero agito 'in risposta agli appelli di prendere di mira cittadini di Paesi della coalizione'

Wikimedia
30 luglio 2018
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L’Isis ha rivendicato oggi, attraverso il suo organo di propaganda Amaq, l’attacco che è costato la vita a quattro cicloturisti occidentali – tra cui uno svizzero – travolti ieri da un’auto in Tagikistan.

Gli assalitori erano “soldati dello Stato islamico e hanno commesso questo attacco in risposta agli appelli di prendere di mira cittadini di Paesi della coalizione”, indica un comunicato del gruppo. L’organizzazione non fornisce dettagli o prove a sostegno della sua rivendicazione.

Dopo essere stati investiti dall’auto i turisti in bicicletta – un gruppo di sette persone – sono stati colpiti con armi da taglio. Nell’aggressione, oltre allo svizzero, il locale Ministero degli esteri ha comunicato che sono rimasti uccisi due turisti americani e un olandese. Due – una svizzera e un olandese – hanno riportato ferite, mentre un francese è uscito indenne.

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