Estero

Occhio per occhio, dente per dente: la Russia reagisce

Il ministro degli Esteri Lavrov ha annunciato le contromisure russe dopo il caso Skripal: chiusura del Consolato Usa a San Pietroburgo ed espulsioni di diplomatici

29 marzo 2018
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Così funziona nell'alta “diplomazia”. Oltre alla chiusura del Consolato statunitense a San Pietroburgo, il governo di Mosca ha annunciato l’espulsione di 60 diplomatici Usa in risposta alla decisione americana di espellere un uguale numero di diplomatici russi in seguito al caso Skripal (l'ex spia russa vittima di un presunto avvelenamento da gas nervino in Inghilterra).

Lo riferisce il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov. «In questi minuti l’ambasciatore Usa John Huntsman è stato invitato al nostro ministero, dove il mio vice Serghiei Riabkov gli sta esponendo il contenuto delle misure di risposta nei riguardi degli Usa. Esse includono l’espulsione dei diplomatici e la decisione di revocare l’assenso per il funzionamento del consolato generale Usa di San Pietroburgo».

Per la precisione, il ministro degli Esteri russo ha annunciato che Mosca espellerà dalla Russia diplomatici stranieri esattamente nel numero di quelli russi cacciati dai diversi Paesi per il caso Skripal. «Anche nei riguardi degli altri paesi – ha detto Lavrov – tutto sarà speculare per quel che riguarda il numero delle persone che se ne andranno dalla Russia dalle missioni diplomatiche».

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