Estero

Ischia, ricoverati i due fratelli estratti dalle macerie. Il precedente del 1883

22 agosto 2017
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Ciro Marmolo, il bimbo di 11 anni salvato dalle macerie della sua casa a Ischia, ha riportato escoriazioni e piccole ferite multiple, con la frattura del terzo metatarso del piede destro. Lo si apprende da fonti ospedaliere dopo gli accertamenti diagnostici e radiologici. Il fratellino Mattias, di 8 anni, ha riportato un lieve trauma cranico, traumi alla clavicola e braccio sinistri, ed escoriazioni multiple al torace. Per entrambi è stato disposto il ricovero. Il fratello più piccolo, Pasquale di 7 mesi, ha invece riportato una lieve escoriazione frontale destra ma la Tac ha dato esito negativo. Verrà dimesso nelle prossime ore

Resta invece in prognosi riservata l'uomo ricoverato all'ospedale Cardarelli di Napoli a seguito delle ferite riportate durante il terremoto a Ischia. Nel bollettino diffuso dalla Direzione sanitaria dell'ospedale si comunica che “le condizioni rispetto al trauma da schiacciamento con frattura del bacino e sfondamento della cavità acetabolare sinistra restano stabili emodinamicamente ma, allo stato, non è possibile sciogliere la prognosi che resta riservata”.

L'ultima grande scossa nel 1883

L’ultimo grande terremoto a scuotere l’isola di Ischia è stato quello avvenuto nel 1883 a Casamicciola, con un livello di distruzione pari al decimo grado della scala Mercalli e con una magnitudo stimata in 4.3. È quanto emerge dall’analisi storica dei terremoti avvenuti nel territorio di Ischia messa a punto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), con 15 sismi descritti nelle cronache dal 1228 al 1883 e ricostruiti dagli studiosi; di questi, nove sono avvenuti nell’800 e ben 13 a Casamicciola. Qui il terremoto del 1883 è stato il più distruttivo, preceduto di appena due anni, nel 1881, da un sisma del nono grado Mercalli e nel 1828 da un terremoto stimato fra l’ottavo e nono grado della scala Mercalli.

Per la sismologa Lucia Margheriti, dell’Ingv, è una ricostruzione storica che racconta come anche in passato è accaduto che “un terremoto di energia moderata, come quello di Ischia del 21 agosto 2017, abbia provocato danni significativi e vittime”.

Fra le cause dell’impatto distruttivo dei terremoti a Ischia, ha aggiunto, ci sono la particolare conformazione geologica dell’area vulcanica nella quale sono avvenuti storicamente i terremoti e la vulnerabilità degli edifici. Gioca un ruolo importante, per esempio, il fatto che i terremoti che avvengono in una zona vulcanica sono di solito molto superficiali (quello del 21 agosto è avvenuto alla profondità di cinque chilometri) e questo implica che nel percorso dalla sorgente alla superficie le onde sismiche si attenuino meno, provocando danni. Al fatto che il terremoto fosse superficiale si deve anche il forte boato percepito dalla popolazione.

Ecco di seguito la lista dei terremoti storici avvenuti nell’isola di Ischia a partire dal 1228, organizzati per anno, località e intensità in gradi Mercalli: 1228 Casamicciola IX-X 1301 Settore orientale dell’Isola VIII 1557 Campagnano VII-VIII 1762 Casamicciola VII 1767 Settore orientale dell’Isola VII-VIII 1796 Casamicciola VIII 1828 Casamicciola VIII-IX 1834 Casamicciola IV 1841 Casamicciola VII 1852 Casamicciola IV 1863 Casamicciola VII 1867 Casamicciola VI-VII 1875 Casamicciola IV 1881 Casamicciola IX 1883 Casamicciola X.

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