Estero

La prima volta di Dodik a Srebrenica

16 aprile 2015
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Il presidente della Republika Srpska (Rs, entità a maggioranza serba di Bosnia) Milorad Dodik ha visitato oggi, per la prima volta, Srebrenica, cittadina che dalla fine della guerra in Bosnia (1992-95) fa parte della Rs, e che nel 1995 fu teatro del più feroce massacro in Europa dopo la seconda guerra mondiale.

Dodik negli ultimi anni, irrigidendo le sue posizioni nazionaliste, ha spesso negato che lo sterminio degli oltre otto mila musulmani di quella cittadina, zona protetta dell'Onu, da parte delle forze serbe al comando del generale Ratko Mladic, fosse stato un genocidio, come invece è stato qualificato dalla giustizia internazionale. Negazione insensata, e oltraggiosa per i sopravvissuti.

Dodik ha deposto una corona di fiori e reso omaggio alle vittime, dvanti al memoriale del cimitero di Potocari, dove sono sepolte 6.066 vittime finora esumate dalle fosse comuni e identificate con il metodo del Dna. Nell'occasione ha dichiarato che tutte le vittime meritano rispetto, ma che la verità su Srebrenica deve essere esaminata e indagata dettagliatamente. Secondo quanto ha dichiarato il sindaco di Potocari, scrive l'Ansa Dodik ha promesso una migliore collaborazione tra il governo dell'entità e le autorità locali e il finanziamento di alcuni progetti. A differenza degli anni passati, il governo Rs finanzierà anche, con 25mila euro circa, la commemorazione del prossimo luglio nel ventesimo anniversario della strage di Srebrenica.

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