Confine

Trenord, a luglio 26 tratte non hanno raggiunto l'affidabilità

Per la società di gestione del traffico ferroviario lombardo le cause sono le temperature elevate e i fenomeni temporaleschi

(archivio Ti-Press)
19 settembre 2023
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Sempre peggio l'affidabilità di Trenord, la società di gestione del traffico ferroviario lombardo, di sette tratte interregionali e di cinque linee transfrontaliere con il Canton Ticino, le uniche che continuano a registrare un trend in crescita e una puntualità che in Lombardia è smarrita da anni. A confermare che per pendolari e viaggiatori la musica continua a essere stonata è l'elenco, fornito da Trenord, delle direttrici che lo scorso luglio non hanno raggiunto lo standard di affidabilità previsto dal Contratto di Servizio, introdotto nel 2010 e rinnovato da Regione Lombardia nel maggio scorso per altri 10 anni.

Una decisione che ha sollevato non poche polemiche in quanto da più parti era stata auspicata una gara d'appalto europea alla quale avrebbero potuto partecipare anche le ferrovie tedesche, che avevano manifestato interesse. Su un totale di 42 tratte, sono ben 26 quelle che a luglio non hanno raggiunto lo standard di affidabilità. Per i pendolari di queste 26 direttrici è previsto un bonus del 30% per l'acquisto dell'abbonamento mensile di ottobre. Il costo di questo bonus non è dato sapere, ma sicuramente è un somma notevole se si considera che a beneficiarne dovrebbero essere oltre 200mila pendolari su un totale di 350mila.

Tra i beneficiari dello sconto (per niente gradito) ci sono i pendolari della Milano-Como-Chiasso, linea che in fatto di ritardi e disagi vanta un poco invidiabile primato, essendo quella che su oltre 150 mensilità, quante sono quelle dal 2010 a oggi, ben 140 non hanno raggiunto la standard di affidabilità. Considerato che, dopo gli aumenti dello scorso 1° settembre, l'abbonamento di 2a classe da Como a Milano costa 87 euro, quello di ottobre potranno pagarlo 60 euro. Uno sconto, come detto, non gradito: quello che chiedono pendolari e viaggiatori è ben altro, ovvero puntualità e non ritardi e soppressione dei treni.

Sulle cause dei disagi di luglio, la giustificazione di Trenord, lascia perplessi: “Nel mese di luglio 2023 si sono registrate temperature estremamente elevate e significativi eventi temporaleschi, che hanno causato pesanti ripercussioni sul servizio ferroviario, principalmente per i guasti occorsi alle infrastrutture”. Insomma, la colpa è del cambiamento climatico.

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