Confine

Novazzano, restano in carcere i rapinatori del Piccadilly

L’assalto banditesco è avvenuto il 14 ottobre 2021 e i due presunti colpevoli, un 55enne e un 61enne, restano in prigione a Como

Il distributore oggetto del colpo
(Ti-Press/Archivio)
25 novembre 2022
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Resta in carcere il 55enne pluripregiudicato di Bregnano, arrestato nelle prime ore di martedì dai carabinieri del reparto operativo di Como, a seguito di una ordinanza del gip Carlo Cecchetti su richiesta del pm Giuseppe Rose. Stessa decisione per il 61enne calabrese, pure lui con numerosi precedenti, residente a Milano, già detenuto in regime di semilibertà. Di notte in carcere, di giorno libero di mettere a segno rapine e furti. I due uomini sono finiti in carcere accusati di un grappolo di gravi reati fra cui rapina a mano armata, in quanto ritenuti responsabili dell’assalto banditesco del 14 ottobre dello scorso anno al distributore di benzina Piccadilly di via Marcetto a Novazzano (bottino franchi ed euro per complessivi cinquemila euro). Nel corso dell’interrogatorio di garanza, condotto dal gip Cecchetti, entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Una decisione abbastanza scontata, per consentire ai difensori di leggere gli atti dell’inchiesta riferita ad altri episodi, fra cui un furto di 13mila euro, contenuti nella borsa che un imprenditore di Robecco sul Naviglio (Milano) il 26 novembre dello scorso anno aveva lasciato sulla propria autovettura, parcheggiata all’interno della propria ditta, e la rapina dello scorso 13 gennaio a Grandate, all’interno di un’azienda che fruttò un consistente bottino (cinque orologi, tra cui un Audemars Piquet da 45mila euro, un Rolex da 25mila euro e 5mila euro in contanti). Inoltre, il 55enne di Bregnano, è sospettato di aver fatto da staffetta al commando (quattro maturi rapinatori) arrestato la mattina del 9 dicembre dello scorso anno a Molinazzo di Monteggio, dove era arrivato con l’intenzione di rapinare la filiale della banca Raiffeisen.

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