Confine

Ancora caos e disagi per i frontalieri diretti in Ticino

Lunghe code a Chiasso strada, Brogeda e Valsolda. Continua a pesare la chiusura dei valichi di Maslianico-Pizzaglio e di Valmara

Controlli auto per auto alle dogane ticinesi (Ti-Press)
4 maggio 2020
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Tutto secondo copione stamane ai valichi comaschi. Caos e disagi per i frontalieri diretti in Ticino. Un numero in crescita, dopo la riapertura di diverse attività. Lunghe colonne a Chiasso strada (code già in via Borgonovo a Como), Brogeda (rallentamenti per oltre 4 chilometri in autostrada) e a Valsolda (code da Cima di Porlezza), con tempi di percorrenza anche di un quarto d’ora al chilometro in prossimità delle dogane. C’e’ chi, a fronte di un tempo medio di percorrenza di 40 minuti per raggiungere il posto di lavoro, stamane ci ha messo quasi 2 ore. Sono stati effettuati controlli auto per auto alle dogane ticinesi: senza permesso G in bella mostra niente ingresso in Ticino. Controlli sono stati svolti anche sul versante comasco.

Insomma, continuano a pesare come macigni la chiusura dei valichi di Maslianico-Pizzaglio e di Valmara. Per questo ancora una volta politici, sindaci e sindacalisti sono tornati a chiedere la riapertura dei due valichi secondari. Per quanto è dato sapere anche Roma è tornata a premere su Berna.

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