Confine

Lattine abbandonate, una pista porta nel Luganese

7 gennaio 2018
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Sono salite a 5'600 le lattine di bibite energetiche disseminate nei giorni scorsi nell'Olgiatese da un inquinatore seriale in zone a ridosso della frontiera. E non è detto che sia finita. Gli accertamenti della Polizia Locale Terre di Frontiera hanno consentito di scoprire che le lattine erano state acquistate nel 2015 da una azienda di Lugano-Paradiso, dichiarata fallita lo scorso anno. L'accertamento è stato possibile attraverso il numero del lotto di 3'600 lattine trovato lo scorso 2 gennaio tra Uggiate Trevano e Faloppio, poco distante dal valico di Ronago. Il primo ritrovamento risale al febbraio dello scorso anno, 1'200 a Olgiate Comasco, ma allora non si era dato molto peso. Poi, in questo inizio 2018, altri tre ritrovamenti, ad Albiolo (500) e a Bizzarone (300), oltre a quello di Uggiate Trevano. A questo punto la conferma che quanto trovato a Olgiate Comasco rientrava in un piano di 'dismissione' di rifiuti speciali, senza passare dai canali ufficiali, che prevedono una spesa non indifferente.

Quelle trovate in ogni caso erano lattine scadute, per cui pericolose se la bevanda energetica fosse stata consumata. Gli accertamenti hanno permesso di scoprire che si tratta di bibite di una manca straniera, non commercializzata in Italia. Il valore commerciale delle 5'600 lattine trovate nell'Olgiatese si aggira attorno ai 20mila euro. Per ulteriori novità e quindi venire a capo del giallo la Polizia Locale Terre di Frontiera si è rivolta al Centro di cooperazione di polizia e doganale di Chiasso. L'inquinatore seriale rischia una pesante multa.

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