L’alimentare ha trainato il commercio al dettaglio elvetico

Il settore del commercio al dettaglio svizzero ha chiuso il 2023 con un aumento dello 0,9%. Il settore alimentare, caratterizzato da un'inflazione che ha raggiunto il 2,1% lo scorso anno, ha sostenuto l'attività.

È invece sceso del 2,5% ciò che non riguarda tale settore, con i consumatori che hanno moderato i loro acquisti a fronte dell'aumento dei costi degli affitti e della salute, stando a quanto comunicato dall'istituto di ricerche di mercato GfK.

Quello del tempo libero è stato l'ambito che ha subito il calo minore, alimentato da un persistente appetito per i viaggi. Nello sport, gli articoli per le attività all'aperto (campeggio, trekking, sci) hanno incontrato difficoltà, così come il calcio, mentre sono aumentati gli acquisti di biciclette da corsa, accessori per il ciclismo e alimenti sportivi.

Nell'armadio

I consumatori ci pensano chiaramente due volte prima di rinnovare il guardaroba, sia per l'inverno che per l'estate, e sono anche restii a investire nella propria abitazione: a fine dicembre, anche il settore domestico era in calo, soprattutto per quanto riguarda candele, ausili per la cucina e piani di cottura. Le decorazioni natalizie, invece, hanno riscosso un discreto successo.

L'elettronica di consumo è risultata meno attrattiva e gli acquirenti hanno prestato maggiore attenzione al prezzo: ciononostante le console per videogiochi, le cuffie e gli smartphone sono stati più richiesti rispetto all'anno precedente.

Il bricolage ha accusato la base di confronto elevata, data soprattutto dagli acquisti di legna da ardere e di impianti elettrici in seguito ai timori per l'approvvigionamento energetico del Paese.

Gli acquisti online hanno registrato una crescita cumulata del 3,5% a fine dicembre.