Economia

Ubs pronta a tagliare metà forza lavoro di Credit Suisse

Stando a Bloomberg, che riporta alcune fonti, nei prossimi mesi ci sarebbero all'orizzonte tre round di riduzione del personale

Il logo della principale banca svizzera
(Ti-Press/Archivio)
27 giugno 2023
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Ubs si prepara a tagliare più della metà della forza lavoro di Credit Suisse nel mondo a partire dal prossimo mese. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali ci dovrebbero essere tre round di tagli quest’anno, uno entro la fine di luglio e altri due a settembre o ottobre. I tagli sono il risultato dell’acquisizione di emergenza di Credit Suisse da parte di Ubs. Secondo quanto comunicato da Ubs qualche settimana fa, come si legge sul sito dell’Amministrazione federale, che ha firmato un contratto con Ubs, l’acquisizione di Credit Suisse sarebbe stata completata 12 giugno scorso. L’obiettivo di Ubs sarebbe quello di ridurre del 30%, circa 35’000 posti, la forza lavoro complessiva di 120’000 dipendenti risultata dalle nozze fra i due colossi.

Un'acquisizione ’necessaria'

L’acquisizione, lo ricordiamo, è stata necessaria per evitare un fallimento o un risanamento di Credit Suisse con gravi conseguenze per l’economia svizzera e la stabilità finanziaria internazionale. Qualche mese fa, stando alle previsioni dell'Istituto di ricerca Bak Economics, l'assorbimento del Credit Suisse da parte di Ubs non causerà gravi danni all'economia svizzera. L'istituto aveva mantenuto allo 0,7% nel 2023 e all'1,6% nel 2024 le sue previsioni di crescita congiunturale. Proprio oggi, Sergio Ermotti ha promesso maggiori dettagli sull'operazione entro la fine dell’estate.

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