Per 30 aziende svizzere dividendi superiori al Pil lettone

Maxi-dividendi per gli azionisti: i proprietari delle 30 maggiori società quotate alla borsa svizzera riceveranno in questi giorni e settimane un totale di 43,6 miliardi di franchi, calcolano oggi la Aargauer Zeitung e i quotidiani a essa legati.

Stando al giornale la somma impressiona per le sue dimensioni – è ad esempio superiore all'intero prodotto interno lordo della Lettonia, un Paese che ha pure sempre quasi due milioni di abitanti – ma anche per l'evoluzione in atto: fra il 2012 e il 2022 i dividendi versati dalle 30 imprese che fanno parte dell'indice Sli (Swiss Leader Index) sono aumentati del 36%. E la progressione per l'ultimo esercizio (+5%) mostra un'ulteriore accelerazione della crescita.

Le aziende si mostrano molto generose con i loro proprietari anche ricorrendo al riacquisto di azioni proprie, per cui hanno speso 32 miliardi l'anno scorso. Naturalmente, mette in guardia l'Aargauer Zeitung, le statistiche sono fortemente influenzate dalle società più grandi: da soli i riacquisti di Nestlé e Novartis ammontano a più di 10 miliardi di franchi per ciascuna società. Se alle due multinazionali si aggiunge anche Roche si arriva inoltre a più della metà (22 miliardi) dei dividendi totali delle 30 società Sli.

Il 2022 passerà comunque alla storia come un anno positivo per gli azionisti, meno invece per i salariati: come noto, sulla scia del brusco aumento dell'inflazione i salari reali sono scesi dell'1,9%, stando ai rilevamenti dell'Ufficio federale di statistica, segnando la contrazione maggiore dai tempi della Seconda guerra mondiale. La flessione del 2022 fa inoltre seguito a quella già marcata del 2021, pari al -0,8%, che era stata la più forte dal 1979 (quando si registrò -1,5%).