Economia

Il cherosene frena Swiss

Utile semestrale in calo per la compagnia aerea elvetica: redditività in calo a causa della pressione sui prezzi del mercato europeo e l'aumento dei costi

(Ti-Press)
30 luglio 2019
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La pressione sui prezzi nel mercato europeo e l'aumento dei costi, in particolare per il carburante, hanno frenato Swiss nel primo semestre, che ha visto la redditività calare a fronte di ricavi stabili.

Il giro d'affari si è attestato a 2,58 miliardi di franchi, in linea con quello realizzato nella prima parte del 2018, mentre l'utile operativo Ebit è sceso a 245 milioni, il 24% in meno di quello - record - della prima parte dell'anno scorso, informa la compagnia aerea in un comunicato odierno. Il relativo margine è stato del 9,5%. Non sono state rese note cifre riguardo al risultato netto.

L'evoluzione negativa dell'utile si spiega con l'aumento del prezzo del cherosene, con oneri supplementari legati alla manutenzione dei velivoli, con le conseguenze delle sovraccapacità esistente nel trasporto europeo, che hanno portato a un taglio delle tariffe, e infine con la domanda sempre in calo nel comparto cargo, in particolare sulle rotte dell'estremo oriente.

La contrazione dell'utile nel periodo aprile-giugno è stata però nettamente minore, pari al 10% a 197 milioni. Il risultato - il secondo migliore secondo trimestre della storia del vettore aereo - è stato raggiunto fra l'altro ottimizzando l'offerta in Europa.

"Anche se non abbiamo raggiunto il risultato record dello stesso periodo dello scorso anno, possiamo comunque essere soddisfatti, soprattutto in considerazione della difficile situazione di mercato", afferma il responsabile delle finanze Michael Niggemann, citato nel comunicato.

Anche per il resto dell'anno, la compagnia controllata da Lufthansa prevede "condizioni quadro impegnative". L'obiettivo rimane quello di raggiungere un margine Ebit rettificato a due cifre.

Nella seconda metà dell'anno, l'azienda proseguirà anche l'ammodernamento della flotta: dovrebbero infatti essere consegnati i due ulteriori Boeing 777-300ER ordinati nel maggio 2018. "Grazie ai nostri investimenti miliardari disponiamo di una delle flotte più moderne d'Europa, a vantaggio non solo dei nostri passeggeri, ma anche dell'ambiente", osserva il Ceo Thomas Klühr. "Dal punto di vista ambientale l'efficienza degli aeromobili è di gran lunga il maggiore contributo alla riduzione dell'impatto che l'aviazione ha sul clima".

Fondata sulle ceneri della fallita Swissair, che operò dal 1931 al 2001, Swiss International Air Lines è la maggiore compagnia aerea elvetica. Opera da Zurigo, Ginevra e Lugano servendo oltre 100 destinazioni. È parte del gruppo Lufthansa - che ha comunicato oggi i risultati trimestrali: +4% a 9,6 miliardi di euro il fatturato, -70% a 226 milioni l'utile netto - e dell'alleanza Star Alliance.

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