Economia

In aumento gli investimenti per la protezione dell'ambiente

Situazione ben diversa da quella cinese
(Harish Tyagi)
24 novembre 2015
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Nel 2013 le spese per la protezione dell’ambiente da parte delle imprese sono state di circa 2,3 miliardi di franchi. Rispetto al 2009, gli investimenti per la prevenzione dell’inquinamento sono aumentati del 30%, mentre quelli per il suo trattamento sono diminuiti del 31%, indica l’Ufficio federale di statistica (Ust) in una nota odierna.

Questa evoluzione riflette come le imprese siano maggiormente interessate a processi produttivi più puliti, secondo l’Ust. Tra il 2009 e il 2013 il totale delle spese è rimasto stabile.

Se si esaminano le cifre nel dettaglio, le imprese del settore secondario e terziario hanno consacrato 2,264 miliardi alla protezione dell’ambiente, di cui 537 milioni per prevenire o trattare l’inquinamento.

La parte di investimenti per la prevenzione dell’inquinamento è cresciuta dal 65% al 77%, mentre quella per il suo trattamento è diminuita dal 35% al 23%, precisa l’Ust.

Tra il 2009 e il 2013 la quota di spese destinata alla gestione dei rifiuti e quella destinata alla gestione delle acque reflue sono rimaste stabili (rispettivamente al 46% e 25%). La quota assegnata alla protezione dell’aria e del clima è diminuita dal 14% all’11%, mentre quella attribuita agli altri settori dell’ambiente, come alla lotta contro il rumore o alla protezione della biodiversità, è aumentata dal 15% al 18%, indica l’Ust.

Nel 2013 le spese per la protezione dell’ambiente da parte dell’industria ammontavano a circa un miliardo di franchi, ovvero quasi il 6% in meno rispetto al 2009 e il 16% in meno rispetto al 2003, a prezzi correnti.

Questo calo non significa per forza che il settore si impegni meno per la protezione ambientale, ma può essere ricondotto a cambiamenti strutturali a favore di attività meno inquinanti, all’adozione di processi produttivi più puliti oppure al ricorso a sistemi di trattamento dell’inquinamento generato meno onerosi, sottolinea l’Ust.

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