Addio a Chadwick Boseman, volto di ‘Black Panther’

Con quasi 7 milioni di “like”, quello che annuncia la morte dell’attore Chadwick Boseman è il più apprezzato di sempre: la scomparsa dell’attore afroamericano, ad appena 43 anni per un tumore al colon, ha così polverizzato il record precedente: un tweet dell’ex presidente Barack Obama con una citazione di Nelson Mandela, pubblicato nel giorno in cui un’auto ha volontariamente investito dei manifestanti antirazzisti a Charlottesville, in Virginia. E non è un caso: Boseman non era solo un attore di successo, ma un importante sostenitore del movimento Black Lines Matter. Non sorprende quindi che i messaggi di cordoglio per l’improvvisa morte di Boseman arrivino non solo dal mondo del cinema – tra i tanti: Ava DuVernay, Forest Whitaker, Chosen Jacobs e Samuel L. Jackson, Sharon Stone, Mariah Carey e Mark Ruffalo –, ma anche dalla politica e dallo sport: la candidata alla vicepresidenza democratica Kamala Harris, alla quale l’attore aveva dedicato il penultimo tweet, a Martin Luther King III al calciatore Pierre-Emerick Aubameyang, che esultando per un gol gli rende omaggio, all’Nba che dopo le proteste riprende le partite con un minuto di silenzio anche per Boseman.

Nato nel 1976 in South Carolina, Boseman ha studiato alla Howard University di Washington (la stessa dove, un decennio prima, si era laureata Kamala Harris), partecipando a una scuola estiva della British American Drama Academy di Londra: per permettere a lui e ad altri studenti di pagarsi il viaggio, la sua insegnante Phylicia Rashad ha chiesto un aiuto ad alcune sue conoscenze. Solo di ritorno dal Regno Unito Boseman scoprì che il misterioso benefattore fu nientemeno che Denzel Washington, al quale scrisse una lettera di ringraziamento sperando un giorno di poterlo ringraziare di persona. Quando diversi anni dopo i due si sono incontrati sul tappeto rosso di un’anteprima cinematografica, Denzel Washington lo ha accolto ridendo: “Sono qui per questo: mi devi dei soldi, sono venuto a riscuotere!”.

Non che il successo sia stato immediato, per Boseman. Dopo alcuni ruoli televisivi non memorabili e la tentazione di dedicarsi esclusivamente al teatro come regista, nel 2013 è arrivato il primo film da protagonista per Boseman: ‘42’ di Brian Helgeland, biopic del giocatore di baseball Jackie Robinson, il primo nero ad avere sfondato la barriera della razza nello sport nazionale americano. L’anno successivo, un’altra icona afroamericana: James Brown in ‘Get on Up’ di Tate Taylor, che Boseman ha portato sullo schermo anche cantando e danzando. A questi si aggiunge, nel 2017, Thurgood Marshall, primo giudice di colore alla Corte suprema degli Stati Uniti d’America, impersonato in ‘Marshall’ di Reginald Hudlin. Da citare anche il recente ‘Da 5 Bloods’ di Spike Lee e ‘Ma Rainy Black Bottom’ con Viola Davis, di prossima uscita..

Il ruolo che ha dato maggiore celebrità a Chadwick Boseman è senza dubbio T’Challa, il supereroe Black Panther. Il debutto nell’universo cinematografico della Marvel è avvenuto nel 2016 in ‘Captain America: Civil War’ e il personaggio è subito entrato nel cuore degli spettatori, meritandosi un film autonomo due anni dopo. Il ‘Black Panther’ del 2018 non è stato semplicemente l’ennesimo capitolo della saga cinefumettosa della Marvel, ma un cambio importante in una Hollywood poco o per nulla aperta alle minoranze. Un cast, tecnico e artistico, quasi interamente di colore, box office alle stelle, e una candidatura agli Oscar nella prestigiosa categoria di miglior film – la prima volta per un film di supereroi.

Proprio durante le riprese di ‘Captain America: Civil War’ Chadwick Boseman ha scoperto di essere malato: tumore al colon al quarto stadio. Una diagnosi che lasciava poche speranze e sulla quale l’attore ha deciso di mantenere il massimo riserbo. Molti dei film citati sono stati girati tra interventi chirurgici e sessioni di chemioterapia.