Scienze

Dieci virus sorvegliati speciali e quattro fasi di allerta

Nel documento incluse unicamente famiglie virali a trasmissione respiratoria ritenute a maggiore potenziale pandemico

Virus e dintorni
(Keystone)
18 gennaio 2024
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Sono dieci i virus ‘sorvegliati speciali’ perché indicati dall'Oms come "a maggiore potenziale pandemico". Potrebbero essere la causa di una nuova, futura pandemia. A fotografare i virus a maggior rischio, sulla base delle rilevazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), è il nuovo Piano pandemico 2024-2028 che, nella sua versione in bozza, identifica anche 4 diversi stadi di allerta ai quali corrispondono misure di risposta graduali.

"La realizzazione di un piano per la preparazione e risposta a potenziali pandemie – si legge nella bozza del documento – rappresenta una sfida importante che affonda le sue radici nell'impossibilità di prevedere quando, da che origine e quale tipo di patogeno respiratorio potrà essere responsabile della prossima pandemia".

L'Oms, nel documento Pret, propone degli esempi di patogeni che includono unicamente famiglie virali a trasmissione respiratoria ritenute a maggiore potenziale pandemico. La maggior parte delle classi di microbi, si sottolinea, "può evolversi o essere manipolata in modo da causare un rischio catastrofico per l'uomo, tuttavia, i virus, in particolare quelli a Rna, sono i microrganismi che, possedendo una maggiore capacità di mutabilità genetica, possono evadere più facilmente un farmaco o un vaccino, e hanno una maggiore possibilità di diffusione e patogenicità”.

Questo rende i virus a Rna la causa più probabile di una pandemia. Dieci sono i gruppi di virus noti con potenziale epidemico e pandemico citati come esempio dall'Oms: Adenovirus, Coronavirus, Enterovirus, Henipavirus, Orthomyxovirus, Orthopoxvirus, Paramyxovirus, Respirovirus, Rhinovirus e Rubulavirus. Per vari di questi, ad alto tasso di mortalità, non sono attualmente disponibili vaccini o terapie.

Nel Piano si identificano inoltre 4 fasi per severità di impatto della malattia in caso di patogeno respiratorio a trasmissione aerea e/o droplets, con esempi di raccomandazioni sull'uso di interventi non farmacologici per ciascuno stadio. Il primo stadio per ‘Severità della situazione epidemiologica/impatto malattia’ è indicato come ‘Qualsiasi’ e le misure consigliate sono igiene delle mani, tracciamento dei contatti, mascherine per gli individui sintomatici, pulizia di superfici e oggetti, miglioramento qualità aria indoor, isolamento/quarantena di individui sospetti/malati/con infezione, raccomandazioni sui viaggi.

La seconda fase di gravità è definita ‘Moderata’: vanno adottate le stesse misure precedenti e in più evitati eventi di massa o affollamenti e potenziamento del lavoro agile. La terza fase è di gravità ‘Alta’: stesse misure più mascherine o Dpi per popolazione generale e lavoratori, chiusura delle scuole e delle Università, misure per ridurre l'affollamento dei trasporti. L'ultima fase è definita ‘Straordinaria’: stesse misure precedenti più chiusura dei luoghi di lavoro e restrizioni di viaggio.

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