Fragole in serra, ecco il robot taglia emissioni e manodopera

Londra – Arriva il robot contadino che coltiverà le fragole ad impatto ambientale quasi zero, dimezzando la dipendenza dalla manodopera. Si apre un nuovo capitolo per i frutti rossi grazie alla prima serra robotizzata che verrà realizzata in Gran Bretagna nel Kent.

Il progetto pilota verrà messo a punto con un finanziamento da 2,5 milioni di sterline annunciato da Innovate UK, l'agenzia di innovazione del Regno Unito, e coinvolgerà enti universitari e tecnologici, con l'obiettivo di garantire la sostenibilità del settore affrontando alcuni problemi del comparto, dalla sempre maggiore carenza di manodopera, alla necessità di una produzione più abbondante e al contempo in grado di ridurre l'impatto ambientale.

I robot, infatti, aiuteranno i coltivatori ad eseguire attività di manodopera ad alta intensità energetica, come la raccolta dei frutti, il confezionamento e il trattamento dei raccolti per ridurre parassiti e malattie; il tutto attraverso un'alimentazione da energia rinnovabile. Una sfida che sta tutta nei numeri: il progetto, infatti, oltre a ridurre la dipendenza dalla manodopera del 40%, indirizzerà il settore verso un futuro a zero emissioni di carbonio, riducendo l'uso di combustibili fossili in tutte le operazioni logistiche agricole, così come saranno tagliati del 20% gli scarti di frutta e del 90% l'uso di fungicidi; il tutto a fronte di un aumento della produttività delle aziende agricole stimato del 15%.

Quanto ai tempi, l'obiettivo è rendere operativo il progetto in Gran Bretagna nel 2025, che sfrutterà non solo l'intelligenza artificiale e le tecnologie di apprendimento automatico, ma permetterà di apportare significativi miglioramenti alle infrastrutture di telecomunicazione nelle zone rurali.