Scienze

Cellule staminali umane ricavate da un embrione di topo

I ricercatori non erano mai riusciti a produrne così tante in un organismo vivente. Ciò permetterà di studiare malattie, come il Covid-19 e la malaria

La scienza ringrazia (Keystone)
13 maggio 2020
|

Da un embrione di topo sono state prodotte milioni di cellule staminali umane mature. La tecnica, descritta sulla rivista 'Science Advances' dall'università di Buffalo, permette di risolvere un problema che aveva finora impedito di produrre queste cellule in vivo in quantità sufficienti all'interno di un organismo vivente.

È un passo fondamentale per costruire modelli più affidabili per lo studio di molte malattie, come Covid-19 e malaria, e per rivoluzionare le terapie basate sulle cellule staminali.

Prodotte milioni di cellule in 17 giorni

Con questo nuovo metodo i ricercatori sono riusciti a generare nell'embrione di topo milioni di cellule umane in 17 giorni, tra cui globuli rossi, cellule degli occhi e del fegato. Finora invece per produrre cellule umane in embrioni di topo si erano riusciti ad ottenere solo piccole quantità di cellule immature, difficili da quantificare. "In sostanza hanno usato l'embrione di topo come una 'biofattoria' per produrre emocomponenti. Un risultato interessante, ma ancora sperimentale e che va approfondito", commenta Carlo Alberto Redi, direttore del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo dell'Università di Pavia.

Come spiega il coordinatore dello studio, Jian Feng, riuscire a produrre cellule umane in vivo è importante perché quelle realizzate in laboratorio non si comportano allo stesso modo. Proseguendo su questa strada, secondo gli autori dello studio, "si potrebbe avere una maggiore produzione di alcuni tipi di cellule umane mature per creare dei modelli di topi più efficaci per studiare malattie che colpiscono l'uomo, come la malaria o il Covid-19". Secondo Feng si potrebbero creare anche componenti del sistema respiratorio umano per studiare il Covid-19, che colpisce l'uomo ma non i topi, o magari produrre topi con globuli rossi ancora più maturi per quelle malattie che nell'uomo colpiscono questi tipi di cellule. "Ci sono ancora molte domande a cui rispondere prima che questa tecnologia possa diventare utile - conclude Feng - ma questa è la prima volta che si riescono a generare così tante cellule umane mature in un embrione di topo".

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔