Scienze

La risonanza rileva tracce di psicosi

Uno studio dell'università di Basilea dimostra che la malattia potrebbe essere individuata precocemente. A favore delle terapie

Ti-Press
25 aprile 2018
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La nascita delle psicosi nei pazienti a rischio è visibile nelle pieghe cerebrali. È quanto ha rivelato uno studio condotto dall'università di Basilea. Secondo i ricercatori, la risonanza magnetica potrebbe permettere di individuare il fenomeno precocemente, migliorando il successo delle terapie.

Le psicosi sono dovute a problemi di comunicazione fra diversi gruppi di neuroni. Per il suo studio, l'équipe basilese ha esaminato con la risonanza 38 pazienti che già avevano vissuto un primo episodio di psicosi, 79 persone che presentavano un rischio elevato – 16 dei quali hanno in seguito manifestato la malattia – e 44 soggetti sani.

I risultati mostrano che, nei pazienti psicotici o a rischio, le circonvoluzioni delle diverse regioni cerebrali sono meno bene integrate e più isolate, indica una nota odierna dell'ateneo renano. Le analisi hanno pure evidenziato come questa tecnica permetta di predire l'insorgenza del fenomeno nell'80% dei casi a rischio.

La ricerca, pubblicata dalla rivista americana JAMA Psychiatry, potrebbe migliorare considerevolmente l'esito delle terapie. Per esserne certi sono tuttavia necessari studi su periodi più lunghi, rilevano gli autori.

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