Culture

Addio al messicano José Agustin, scrittore della controcultura

Amante del rock and roll, Agustin ammirava Elvis, che ispirò il titolo della sua autobiografia ‘El rock de la carcel’ (Rock da prigione). Aveva 79 anni

1944-2024
(Secretaría de Cultura Ciudad de México)
17 gennaio 2024
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Lo scrittore messicano José Agustin è morto il 16 gennaio all'età di 79 anni nella sua casa di Cuautla, come annunciato la sua famiglia, che comunica la dipartita di un “promotore di ogni forma di controcultura”.

Nato nel porto di Acapulco nel 1944, fin dai suoi primi romanzi, come ‘La tumba’ (1964) e soprattutto ‘De perfil’ (Di profilo, 1966), Agustin rompe con la tradizione letteraria per dare voce ai giovani che, negli anni 60, lottano per maggiori libertà, politiche, sociali o sessuali. È attraverso questo libro che viene lanciata ‘L'onda’, un movimento letterario irriverente, ironico e iconoclasta, unito alla musica rock e al fenomeno della controcultura in cui si identificava la gioventù messicana.

“Era un ribelle con una causa, dai modi affabili e disinvolti e un ingegno infinito (...) che nutriva tutto: letteratura, teatro, musica, cinema”, ha dichiarato in una conferenza stampa la segretaria messicana alla Cultura, Alejandra Frausto. Amante del rock and roll, Agustin ammirava Elvis Presley, che ispirò il titolo della sua autobiografia ‘El rock de la carcel’ (Rock da prigione), pubblicato nel 1984, e lanciò una raccolta di saggi sulla musica, pubblicata nel 1990. Il suo romanzo ‘Ciudades desiertas’ (1982), nel quale le vicissitudini di una coppia si mescolano con una dura critica allo stile di vita americano, è stato portato sullo schermo nel 2016 con il titolo di ‘Mi stai uccidendo Susana’, con l'attore messicano Gael García Bernal.

Nel dicembre 1970, lo scrittore fu arrestato e imprigionato a Città del Messico per possesso di marijuana. Durante i sei mesi trascorsi dietro le sbarre scrisse ‘Se está haciendo tarde’, pubblicato nel 1972 e considerato una delle sue opere fondamentali. Il suo stato di salute era fragile dal 2009, in conseguenza di una caduta avvenuta mentre firmava libri nella città di Puebla. Dopo quell'incidente, Agustin aveva vissuto da recluso, con la sua seconda moglie, nella sua casa di Cuautla. Aveva tre figli.

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