Culture

Mamma Rai compie settant'anni

Era il 3 gennaio del 1954 quando la prima annunciatrice, Fulvia Colombo, dava il via alle trasmissioni televisive regolari del Programma nazionale

Il primo monoscopio
(Wikipedia)

“La Rai − Radiotelevisione italiana inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive”. Era la mattina del 3 gennaio 1954 e, alle 11, la prima annunciatrice Rai Fulvia Colombo dava il via alle trasmissioni televisive regolari del Programma nazionale, comunicando al pubblico il palinsesto della giornata della futura ‘ammiraglia’, Rai Uno. Il primo programma televisivo in assoluto fu ‘Arrivi e partenze’, condotto da Mike Bongiorno e Armando Pizzo; di sera, andò in onda la prima Domenica sportiva, che sarebbe divenuto il più longevo dei programmi televisivi italiani.

La tv nazionale italiana aveva iniziato i suoi programmi sperimentali ben prima. Dalla nascita, nel 1924, era stata l'Unione radiofonica italiana, per poi diventare Ente italiano per le audizioni radiofoniche (Eiar) nel 1927, poi Radio audizioni italiane (Rai) nel 1944, fino a Rai − Radiotelevisione italiana nel 1954, con sede a Torino e dotata di due impianti di trasmissione che coprivano circa il 36% della popolazione. Il segnale, proveniente da quello che al tempo era a tutti gli effetti un bene di lusso, toccava un Paese povero e semianalfabeta che si stava risvegliando dalle macerie della guerra: all'istruzione ci avrebbe pensato Alberto Manzi, docente, pedagogista e scrittore italiano, nella trasmissione ‘Non è mai troppo tardi’, e ancor prima ci avevano pensato i corsi di Telescuola per i ragazzi che la scuola non la potevano frequentare.

Rai 2 nacque il 4 novembre del 1961, per voce di Rosanna Vaudetti (una delle ‘signorine buonasera’), mentre per vedere i programmi di Rai 3 bisognerà aspettare il 1979.

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